L’originalità del progetto Foto Marvellini è certificata già dall’unica comunicazione ufficiale: “Della mitica Foto Marvellini è accertato solo che fu fondata negli anni in cui nacque la fotografia. Un’antica pubblicità della Ditta milanese recitava: “Dai Fratelli Marvellini ritratti per tutti. Anche per chi non vuole essere ritratto”.Con le successive generazioni l’archivio Marvellini crebbe fino a diventare una vasta galleria di personaggi fantomatici. La preziosa collezione, sempre tenuta celata, viene ora divulgata per volontà degli ultimi eredi”.

In occasione di The Others Fair, presso l’ex carcere Le Nuove di Torino, dal 9 all’11 novembre, sarà visionabile in anteprima la collezione di ritratti femminili del primo archivio Marvellini. Sono signore di un tempo sconosciuto, eroine combattute tra il preservare il proprio anonimato e il cedere alla voglia di posare per una fotografia d’autore. Le foto esposte sono montate in cornici d’antiquariato, generalmente coeve, frutto di una ricerca scrupolosa, tanto che i sapienti adattamenti le rendono a tutti gli effetti parte integrante dell’opera di Foto Marvellini.

Una curiosità: sappiamo che queste prime fotografie di Foto Marvellini, in copie rarissime quando non uniche, furono realizzate a Torino con una tecnica originale, ora nota come “Viraggio Marvellini”. Di questo trattamento abbiamo cenni in una lettera ottocentesca che i primi Fratelli Marvellini indirizzarono da Milano al Laboratorio di Casa Reale: “Gentile Mastro Nardini, siamo convinti della bontà delle carte di cotone prussiano, si procederà quindi con cloruro di sodio e nitrato d’argento per derivarne dell’argento il cloruro, e per il trattamento finale è ottimo il polifenolo acido tannico che -sarà certo arrivata novella anche nella Capitale del Regno-
pare essere buon rimedio contro la stricnina”.