Testi » Tutorial » Scheda Articolo
Appunti di viaggio di Peter Eastway: la grande barriera corallina II
Autore: Image Consult srl
- Pubblicato il 25/09/12 - Categoria Tutorial
Whitehaven, Isola di Whitsunday, Grande Barriera Corallina
Si dice che la spiaggia di Whitehaven sull’Isola di Whitsunday abbia la sabbia più bianca al mondo; purtroppo nel mio ultimo viaggio laggiù ho trovato una parte dell’ampia spiaggia spazzata via da una tempesta tropicale. Nonostante questo ai miei occhi era ancora bella e la zona più a nord che termina con l’insenatura di Hill aveva l’aspetto di sempre, con un incredibile intreccio di canali d’acqua intagliati nelle dure sabbie sottostanti.
Passeggiando lungo la spiaggia di Whitehaven dove si apre verso l’Insenatura di Hill è un’esperienza stupenda. Le acque poco profonde sono dimora di piccole razze che scivolano veloci sul fondo sabbioso mentre si nutrono, ma nonostante la meravigliosa acqua calda e le zone riparate, non ci si rende veramente conto di quanto sia bello il posto se non si ha un punto di vista privilegiato, quello della vista aerea.
C’è un belvedere sul promontorio dell’sola principale dietro l’insenatura che offre il classico panorama turistico (vedi foto). La tecnica più comune è scattare una serie di immagini e incollarle in serie per ottenere un panorama d’effetto. Nell’acqua si possono vedere i diversi colori dal blu all’acqua marina, che segnalano le diverse profondità. Con la bassa marea le aree più chiare diventano dei banchi di sabbia esposti.
Ma è in volo che ci si rende maggiormente conto di quanto sia meravigliosa l’insenatura di Hill. Nella vicina isola di Hamilton è possibile noleggiare un elicottero, ma ci sono delle restrizioni per quanto riguarda la quota di sorvolo perché l’isola di Withsunday è parco nazionale. Un limite che si traduce nella necessità di fotografare con ottiche di lunghezza focale maggiore e angoli di ripresa più stretti.
Un semplice trucco per fare belle fotografie dall’alto è di chiedere al pilota di tenere la portiera aperta verso l’esterno in modo da non fotografare attraverso un vetro o Perspex. Poi dobbiamo essere sicuri di usare un tempo di esposizione abbastanza breve da evitare il tremore, infatti l’elicottero è una fonte di forti vibrazioni. Alcuni esperti suggeriscono un tempo di scatto di almeno 1/500 di secondo, ma le variabili in gioco son molte; io in generale preferisco tempi anche inferiori a 1/1000 secondo. Quando scattavo questa foto, in particolare, c’era un forte vento che attraversava la cabina, per cui anche con 1/2000 di secondo, nei file ho successivamente riscontrato il mosso, a maggior ragione se consideriamo che scattavo con la nuova IQ180, che con i suoi 80 megapixel ha registrato ogni piccola carenza tecnica.
Come obiettivo ho usato il nuovo Schneider Kreuznach 55mm con otturatore. Sebbene abbia un’apertura massima di f2.8, questo obiettivo offre le migliori prestazioni con f5.6 e f8. E anche se l’IQ180 ha una sensibilità nativa di ISO 35, ho dovuto impostare una velocità maggiore per ridurre i tempi di esposizione. Occorreva un compromesso! Ho fissato un’apertura di f4 e una sensibilità ISO 200, che mi consentiva tempi di esposizione tra 1/800 e 1/3200 di secondo, in base al soggetto.
La veduta ampia incontra il gusto della maggior parte delle persone, ma le mie immagini preferite dell’insenatura di Hill sono i disegni della sabbia sotto la superficie dell’acqua. Chiedo al pilota di sorvolare l’insenatura su e giù un paio di volte mentre tengo il mio obiettivo puntato direttamente a terra. Ogni anno la sabbia si sposta creando nuove meravigliose forme e linee.
La foto originale era stata scattata con il sole nascosto dietro a una nuvola. Una condizione a volte migliore rispetto al pieno sole perché ci sono meno riflessi sull’acqua, anche se per schermarli si può applicare un filtro polarizzatore, regolato in base all’ora e alla posizione del sole. Lo svantaggio del filtro polarizzatore, però, è che una minore quantità di luce raggiunge il sensore, con la perdita di circa uno stop dell’otturatore.
Anche partendo da un file piatto abbiamo molte possibilità di ricavare una bella foto. La schermata sopra illustra il file originale aperto nella finestra di anteprima di Capture One. Nella foto non c’è molto colore e nemmeno contrasto, ma lo schema di base e la composizione mi sembrano gradevoli.
A lato della schermata di Capture One, le miniature mostrano diverse versioni (utilizzando le varianti di Capture One ) e a tutte è stato applicato un incremento del contrasto per evidenziare con maggior risalto le forme della sabbia.
Completa la lettura qui
Gli articoli cui si fa riferimento sono una libera traduzione del tutorial Phase One pubblicato su The Image Quality Professor's Blog
Si dice che la spiaggia di Whitehaven sull’Isola di Whitsunday abbia la sabbia più bianca al mondo; purtroppo nel mio ultimo viaggio laggiù ho trovato una parte dell’ampia spiaggia spazzata via da una tempesta tropicale. Nonostante questo ai miei occhi era ancora bella e la zona più a nord che termina con l’insenatura di Hill aveva l’aspetto di sempre, con un incredibile intreccio di canali d’acqua intagliati nelle dure sabbie sottostanti.
Passeggiando lungo la spiaggia di Whitehaven dove si apre verso l’Insenatura di Hill è un’esperienza stupenda. Le acque poco profonde sono dimora di piccole razze che scivolano veloci sul fondo sabbioso mentre si nutrono, ma nonostante la meravigliosa acqua calda e le zone riparate, non ci si rende veramente conto di quanto sia bello il posto se non si ha un punto di vista privilegiato, quello della vista aerea.
C’è un belvedere sul promontorio dell’sola principale dietro l’insenatura che offre il classico panorama turistico (vedi foto). La tecnica più comune è scattare una serie di immagini e incollarle in serie per ottenere un panorama d’effetto. Nell’acqua si possono vedere i diversi colori dal blu all’acqua marina, che segnalano le diverse profondità. Con la bassa marea le aree più chiare diventano dei banchi di sabbia esposti.
Ma è in volo che ci si rende maggiormente conto di quanto sia meravigliosa l’insenatura di Hill. Nella vicina isola di Hamilton è possibile noleggiare un elicottero, ma ci sono delle restrizioni per quanto riguarda la quota di sorvolo perché l’isola di Withsunday è parco nazionale. Un limite che si traduce nella necessità di fotografare con ottiche di lunghezza focale maggiore e angoli di ripresa più stretti.
Un semplice trucco per fare belle fotografie dall’alto è di chiedere al pilota di tenere la portiera aperta verso l’esterno in modo da non fotografare attraverso un vetro o Perspex. Poi dobbiamo essere sicuri di usare un tempo di esposizione abbastanza breve da evitare il tremore, infatti l’elicottero è una fonte di forti vibrazioni. Alcuni esperti suggeriscono un tempo di scatto di almeno 1/500 di secondo, ma le variabili in gioco son molte; io in generale preferisco tempi anche inferiori a 1/1000 secondo. Quando scattavo questa foto, in particolare, c’era un forte vento che attraversava la cabina, per cui anche con 1/2000 di secondo, nei file ho successivamente riscontrato il mosso, a maggior ragione se consideriamo che scattavo con la nuova IQ180, che con i suoi 80 megapixel ha registrato ogni piccola carenza tecnica.
Come obiettivo ho usato il nuovo Schneider Kreuznach 55mm con otturatore. Sebbene abbia un’apertura massima di f2.8, questo obiettivo offre le migliori prestazioni con f5.6 e f8. E anche se l’IQ180 ha una sensibilità nativa di ISO 35, ho dovuto impostare una velocità maggiore per ridurre i tempi di esposizione. Occorreva un compromesso! Ho fissato un’apertura di f4 e una sensibilità ISO 200, che mi consentiva tempi di esposizione tra 1/800 e 1/3200 di secondo, in base al soggetto.
La veduta ampia incontra il gusto della maggior parte delle persone, ma le mie immagini preferite dell’insenatura di Hill sono i disegni della sabbia sotto la superficie dell’acqua. Chiedo al pilota di sorvolare l’insenatura su e giù un paio di volte mentre tengo il mio obiettivo puntato direttamente a terra. Ogni anno la sabbia si sposta creando nuove meravigliose forme e linee.
La foto originale era stata scattata con il sole nascosto dietro a una nuvola. Una condizione a volte migliore rispetto al pieno sole perché ci sono meno riflessi sull’acqua, anche se per schermarli si può applicare un filtro polarizzatore, regolato in base all’ora e alla posizione del sole. Lo svantaggio del filtro polarizzatore, però, è che una minore quantità di luce raggiunge il sensore, con la perdita di circa uno stop dell’otturatore.
Anche partendo da un file piatto abbiamo molte possibilità di ricavare una bella foto. La schermata sopra illustra il file originale aperto nella finestra di anteprima di Capture One. Nella foto non c’è molto colore e nemmeno contrasto, ma lo schema di base e la composizione mi sembrano gradevoli.
A lato della schermata di Capture One, le miniature mostrano diverse versioni (utilizzando le varianti di Capture One ) e a tutte è stato applicato un incremento del contrasto per evidenziare con maggior risalto le forme della sabbia.
Completa la lettura qui
Gli articoli cui si fa riferimento sono una libera traduzione del tutorial Phase One pubblicato su The Image Quality Professor's Blog