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Fotoleggendo 2009, percorso nella fotografia a 360°
Autore: FotoLeggendo
- Pubblicato il 07/10/09 - Categoria
Eventi
Dal 9 al 24 ottobre 2009
- presso l'Istituto Superiore Antincendio (I.S.A.) Via del Commercio 13
- e dal 15 al 31 ottobre 2009 -
presso Officine Fotografiche
via Casale de Merode 17 - spazio ai giovani e ad una fotografia che sia tale.
Questo sembra essere il messaggio implicito di Fotoleggendo, festival di fotografia romano promosso da Officine Fotografiche e arrivato alla sua quinta edizione. "Fotoleggendo è un percorso nella fotografia, esponendola a 360°" dice Emilio D'Itri organizzatore del festival.
Una fotografia a tutto tondo, sviscerata con mostre, workshop, seminari, dibattiti e soprattutto letture di portfoli ad opera di critici, photo editor e addetti ai lavori.
È giusto che al mondo della fotografia sia data nuova linfa, nuovi stimoli, delle letture delle realtà che si svecchino dal "già detto, già visto, già digerito". Fotoleggendo si presenta come una buona pedana dove mettere in circolo queste idee rinnovate. L'assenza di una tematica unificante non pone paletti di sorta, l'unico filo rosso si può riscontrare nella scelta di "mettere a nudo" la fotografia. Troppo spesso, infatti, i festival tematici vengono presi per dei pozzi senza fondo dove poter inserire qualsiasi genere di immagine.
Le ventuno mostre esposte presso L'Istituto Superiore Antincendio (ISA) spaziano dal reportage a scatti con una risoluzione più artisticamente detta, inquadrano soggetti dei più vari e tutte secondo degli stili propri e particolari. Molti tra questi giovani fotografi hanno scelto di utilizzare il proprio obbiettivo per denunciare violenze, soprusi e stati sociali: Mashid Mohadjerin, Olivio Argenti,Massimo Bottarelli, Norma Rossetti, Marco Vacca.
Inoltre molti sono i rimandi ai "grandi nomi": c'è un pizzico di Francesca Woodman in Io, Anna di Anna di Prospero; le luci e i colori che Guy Tillim usa per marcare a fuoco la sua Africa si leggono velatamente in Asmara Dream di Marco Barbon; le "donnine" imbacuccate di nero di Andrea Campesi, Premio Fotololeggendo 2008 per il Portfolio, ricordano molto quelle immortalate a Scanno dal maestro Giacomelli.
In molti fotografi presenti alla manifestazione si avverte l'influenza del "grande nome", ma ciò è normale, cosa non è stato fotografato ormai? La spinta in avanti, però, di questi giovani narratori di storie risiede nel ri-plasmare a proprio modo una realtà "già vista e conosciuta". Non mancano poi quei fotografi che, nei decenni, sono stati tasselli importantissimi della storia.
È questo il caso di Tano D'Amico e Franco Pinna. Il primo ha scelto proprio Fotoleggendo 2009 per esporre nuovi scatti da molto attesi: sempre del '77 narra, ma lo fa non più come "cantastorie" ma come "il compagno di viaggio più anziano delle persone che vedete in queste mie ultime fotografie. Quello che bussa a nome di tutti per chiedere ospitalità.
Permettetemi ancora una volta di bussare al vostro cuore e alla vostra coscienza." Le immagini dal taglio più antropologico e documentaristico di Pinna, invece, rendono manifesto agli occhi del mondo il fenomeno del tarantismo. Gran parte dell'intero corpus fotografico del maestro sardo è servito alla ricerca antropologica e sociologica come trasposizione visiva delle studi compiuti da De Martino e questa mostra ne è la straordinaria conferma.
Il soggetto di Fotoleggendo non è unicamente la fotografia come prodotto finito, l'esposizione è solo uno degli ingranaggi dell'intero meccanismo. Importantissime le altre tappe della produzione fotografica di cui si tratterà ampiamente nell'arco della manifestazione con gli addetti ai lavori. Molti sono i professionisti del settore che terranno seminari, saranno impegnati in workshop, esamineranno portfoli e si raggrupperanno per conferire il Premio Fotoleggendo 2009.
Il successo che sta riscuotendo Fotoleggendo è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, andandosi ad aggiungere agli altri importanti festival di fotografia come quello di Lucca o di Savignano.
Quello che mantiene a buoni livelli questa manifestazione è un progetto culturale ad ampio respiro, senza che il valore commerciale della fotografia intacchi la sua "conduzione famigliare". (di Francesca Orsi, www.rivistaonline.com)
Questo sembra essere il messaggio implicito di Fotoleggendo, festival di fotografia romano promosso da Officine Fotografiche e arrivato alla sua quinta edizione. "Fotoleggendo è un percorso nella fotografia, esponendola a 360°" dice Emilio D'Itri organizzatore del festival.
Una fotografia a tutto tondo, sviscerata con mostre, workshop, seminari, dibattiti e soprattutto letture di portfoli ad opera di critici, photo editor e addetti ai lavori.
È giusto che al mondo della fotografia sia data nuova linfa, nuovi stimoli, delle letture delle realtà che si svecchino dal "già detto, già visto, già digerito". Fotoleggendo si presenta come una buona pedana dove mettere in circolo queste idee rinnovate. L'assenza di una tematica unificante non pone paletti di sorta, l'unico filo rosso si può riscontrare nella scelta di "mettere a nudo" la fotografia. Troppo spesso, infatti, i festival tematici vengono presi per dei pozzi senza fondo dove poter inserire qualsiasi genere di immagine.
Le ventuno mostre esposte presso L'Istituto Superiore Antincendio (ISA) spaziano dal reportage a scatti con una risoluzione più artisticamente detta, inquadrano soggetti dei più vari e tutte secondo degli stili propri e particolari. Molti tra questi giovani fotografi hanno scelto di utilizzare il proprio obbiettivo per denunciare violenze, soprusi e stati sociali: Mashid Mohadjerin, Olivio Argenti,Massimo Bottarelli, Norma Rossetti, Marco Vacca.
Inoltre molti sono i rimandi ai "grandi nomi": c'è un pizzico di Francesca Woodman in Io, Anna di Anna di Prospero; le luci e i colori che Guy Tillim usa per marcare a fuoco la sua Africa si leggono velatamente in Asmara Dream di Marco Barbon; le "donnine" imbacuccate di nero di Andrea Campesi, Premio Fotololeggendo 2008 per il Portfolio, ricordano molto quelle immortalate a Scanno dal maestro Giacomelli.
In molti fotografi presenti alla manifestazione si avverte l'influenza del "grande nome", ma ciò è normale, cosa non è stato fotografato ormai? La spinta in avanti, però, di questi giovani narratori di storie risiede nel ri-plasmare a proprio modo una realtà "già vista e conosciuta". Non mancano poi quei fotografi che, nei decenni, sono stati tasselli importantissimi della storia.
È questo il caso di Tano D'Amico e Franco Pinna. Il primo ha scelto proprio Fotoleggendo 2009 per esporre nuovi scatti da molto attesi: sempre del '77 narra, ma lo fa non più come "cantastorie" ma come "il compagno di viaggio più anziano delle persone che vedete in queste mie ultime fotografie. Quello che bussa a nome di tutti per chiedere ospitalità.
Permettetemi ancora una volta di bussare al vostro cuore e alla vostra coscienza." Le immagini dal taglio più antropologico e documentaristico di Pinna, invece, rendono manifesto agli occhi del mondo il fenomeno del tarantismo. Gran parte dell'intero corpus fotografico del maestro sardo è servito alla ricerca antropologica e sociologica come trasposizione visiva delle studi compiuti da De Martino e questa mostra ne è la straordinaria conferma.
Il soggetto di Fotoleggendo non è unicamente la fotografia come prodotto finito, l'esposizione è solo uno degli ingranaggi dell'intero meccanismo. Importantissime le altre tappe della produzione fotografica di cui si tratterà ampiamente nell'arco della manifestazione con gli addetti ai lavori. Molti sono i professionisti del settore che terranno seminari, saranno impegnati in workshop, esamineranno portfoli e si raggrupperanno per conferire il Premio Fotoleggendo 2009.
Il successo che sta riscuotendo Fotoleggendo è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni, andandosi ad aggiungere agli altri importanti festival di fotografia come quello di Lucca o di Savignano.
Quello che mantiene a buoni livelli questa manifestazione è un progetto culturale ad ampio respiro, senza che il valore commerciale della fotografia intacchi la sua "conduzione famigliare". (di Francesca Orsi, www.rivistaonline.com)