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La libreria - Lo scaffale di Novembre 2014 |
Slow ed essenziali
Angoli di paesaggi, scorci di ambienti urbani, natura e artefatti e su tutto uno sguardo lento e capace di rendere il linguaggio fotografico essenziale. Sono alcune delle caratteristiche che contraddistinguono le immagini raccoltre nei due volumi che presentiamo questo mese.
Nelle oasi del vuoto, il volume di Mario Beltrambini, propone 44 immagini in bianco e nero realizzate con la tecnica del foro stenopeico alla ricerca dell'essenza dei luoghi, attraverso un'indagine visiva che privilegia paesaggi e angoli intimi e silenziosi, ai margini di qualsiasi centralità e del non convenzionale. Un tempo dilatato utilizzando diaframmi estremi tipici delle macchine stenopeiche, una registrazione fotografica riflessiva di un viaggio interiore, volto al raggiungimento di una visione alternativa dominata dalla lentezza di pensiero e d'esecuzione. Il volume, che si avvale dei testi di presentazione di Giovanni Chiaramonte e Paola Sobrero, è in tiratura limitata a 500 copie numerate e firmate.
Altre immagini in bianco e nero sono quelle di Marco Vincenzi e del suo volume Id. Rimini (2009-2010) Le immagini fotografiche di Marco Vincenzi consentono di esplorare lo spazio di relazione che s'instaura tra la strada, spazio pubblico per eccellenza, e la casa, il luogo in cui si dimora. Uno spazio che, passo dopo passo, viene scoperto e svelato dallo sguardo attento e distaccato del fotografo. Vincenzi conosce bene la città di Rimini, lo si intuisce dalla capacità di cogliere dettagli anonimi dietro i quali i diversi quartieri della città prendono forma nonché dall'attitudine ossessiva nel cercare di comprendere la dimensione sociale dello spazio urbano, come in un lento ritorno a casa. Il suo sguardo conquista lo spazio privato inaccessibile, non cerca una rispettosa distanza, ma prova a spostarsi, dallo spazio pubblico, fin dove l'occhio e la macchina possono arrivare, mantenendo un rigore compositivo nel rispetto di un lucido distacco emozionale su cui imposta la costruzione poetica del lavoro. Il testo di presentazione è di Stefania Rössl e Massimo Sordi.
Accanto a questi due volumi ci sentiamo di segnalare due libri che possono fornire un utile accompagnamento: Slow Photo Project. Della lentezza in fotografia raccoglie le immagini di diversi autori che condividono il progetto di una fotografia lenta, e gli Scritti di Lewis Baltz, lucido protagonista della “nuova topografia” americana degli anni settanta, artista costantemente impegnato a decostruire la politica dei luoghi e delle rappresentazioni e che sin dai suoi esordi ha accompagnato alla ricerca visiva una meditata attività di scrittura critica e autocritica.