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La libreria - Lo scaffale di Maggio 2015 |
Due racconti fotografici sull'Armenia

Due fotografe si confrontano sull'Armenia utilizzando due diversi linguaggi fotografici. Antonella Monzoni ha realizzato un ampio reportage in bianco e nero, mentre Silvia Camporesi realizza un viaggio fotografico a colori tra paesaggi e monumenti con interventi artistici originali.
"L'Armenia è stata una scoperta per me," racconta la fotografa Antonella Monzoni, autrice di Ferita Armena. "Ho sentito da subito il suo tormento, i territori che attraversavo si presentavano aspri, ostinati, rocciosi, un regno di pietre urlanti come lo ha definito Osip Mandel'stam. L'Armenia mi ha raccontato le sue ferite, la sua storia, il suo orgoglio. L'ho visitata tutta, camminando, conoscendo persone che amavano condividere con me il proprio vissuto e tutti, anche giovanissimi, parlavano della ferita più grande del loro popolo, Il Grande Male (Metz Yeghèrn), un genocidio compiuto dal governo ottomano dei Giovani Turchi nel 1915. Non c'è famiglia armena che sia immune da questa antica ferita. E non c'è famiglia all'interno della quale non ne sia trasmessa la memoria, di generazione in generazione, affinchè non sia dimenticata."
Il secondo volume di questa nostra breve rassegna ha come punto di partenza il viaggio in Armenia compiuto dallo scrittore russo Osip Mandel’stam nel 1930. Silvia Camporesi, autrice di Journey to Armenia, ha ripercorso le tracce di quel viaggio alla ricerca dei luoghi sacri, delle atmosfere e dei paesaggi che hanno affascinato lo scrittore russo. L'Armenia, regno di pietre urlanti, diviene luogo di esplorazione fotografica e culturale, tanto nelle ricerche di paesaggio, quanto nelle immagini di chiese e monasteri dalle tipiche architetture, posizionate in luoghi impervi, ben allineate ai profili dei monti circostanti ed impreziosite da croci in pietra (khatchkar). Su tutte le immagini del progetto Silvia Camporesi interviene con processi di modifica aggiunta o sottrazione di elementi, mutazione delle proporzioni di soggetto e sfondo, al fine di rendere questi luoghi ulteriormente staccati dal reale, sospesi, sempre in bilico fra finzione e realtà.
I libri: Antonella Monzoni, Ferita Armena, Ed. Gente di Fotografia, Euro 38,00 |