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TRA SOGNO E REALTA’
Noi fotografi non siamo delle semplici fotocopiatrici della realtà ma interpreti soggettivi di quella stessa realtà, secondo una nostra visione personale e una nostra sensibilità, come avviene in ogni settore artistico.
E’ da questa semplice considerazione che nasce l’idea di questo progetto fotografico, un modo quasi “didattico” per far capire, anche al semplice osservatore, come la fotografia possa essere utilizzata in mille modi differenti, secondo un sentire del tutto personale del fotografo, perché diverso è ognuno di noi; in definitiva un differente modo di raccontarsi. Ciò che ci ha affascinato, e ci ha indotto a mettere insieme le nostre esperienze fotografiche in un unico progetto, è stato proprio il modo totalmente diverso di rappresentare e interpretare il mondo che ci circonda.
Gli straordinari dettagli che caratterizzano le fotografie dell’una, sono esattamente l’opposto dell’indefinito e dell’indeterminatezza che si coglie invece nelle foto dell’altro.
All’iperrealismo e alla “crudezza” delle foto dell’una, ancor più evidenti nei dettagli dei volti ritratti, nelle increspature della pelle e nella profondità degli sguardi, si contrappongono le atmosfere soffuse e indefinite, che circondano le foto dell’altro, che vanno “oltre” la realtà e inducono al sogno; immagini di paesaggi urbani in particolari condizioni atmosferiche e di luce, in cui la figura umana non è mai riconoscibile nei suoi dettagli fisici, perché non rappresenta il soggetto principale, ma fa parte integrante di quel contesto urbano esso stesso indefinito.
L’uso sapiente del bianco e nero che fa l’una, spesso molto contrastato e che ben si adatta all’essenzialità della vita che si vuole raccontare, si contrappone alle foto rigorosamente a colori dell’ambiente urbano e delle sue figure umane, dell’altro, in cui contrasto e dettaglio sono ridotti al minimo e il colore si adatta bene a una visione onirica della realtà, perché, com’è anche dimostrato scientificamente, si sogna a colori.
Ecco, troviamo talmente bello e affascinante questo contrasto scaturito da due modi diversi di fotografare, di raccontare e di interpretare il mondo che ci circonda, che tutto ciò ha trovato una sintesi in questo progetto. Un breve racconto fotografico, dove sogno e realtà sono rappresentati in una serie d’immagini che si prefiggono di condurre la mente dello spettatore a incredibili voli pindarici, passando da una cruda e a volte dura quotidianità, ben leggibile nei volti di gente di varie nazionalità, fino a una visione onirica della stessa che si svolge all’interno del paesaggio urbano delle nostre città.
Insomma quel binomio di sogno e realtà indissolubile che alberga, come bisogno ancestrale, nelle menti e nella vita di tutti noi.
Arianna Di Romano
Michele Ginevra
Recensione
https://www.caltanissettalive.it/la-magia-nella-magia-tra-gli-anfratti-del-borgo-di-gangi-ansima-larte-di-arianna-di-romano-e-michele-ginevra/?fbclid=IwAR0tl8aQ3ZWVYaSikqONDQbfsTW5hQYSBnPhg4Glr5f8srDpszHPWgEtgVM