Testi » Mostre » Scheda Articolo
Riccardo Lorenzi propone 28 opere in bianco e nero, che seguono il percorso narrativo di Gino e
Michele, artisti, scrittori, autori televisivi e teatrali.
Il progetto fa parte di un’indagine interpretativa
del reale, in cui scrittura e fotografia, sebbene forme artistiche differenti
ma non molto lontane, si incontrano e si scontrano. Con questa visone di
coralità espressiva, Gino e Michele hanno raccontato le loro “micro emozioni”
milanesi lungo un percorso suggestivo sul quale si è mosso Riccardo Lorenzi.
Attraverso l’obiettivo fotografico ha catturato dettagli di architetture urbane
che, fissati nella carta, assumono contorni inusuali e rimandano a nuove chiavi
di lettura. Palazzi gentilizi, condomini, cortili, vicoli, campanili,
monumenti, divengono oggetto di soluzioni interpretative accomunate da un unico
sguardo prospettico, la verticalità. Una visuale inconsueta che “racconta e
svela” nuovi e inaspettati volti di Milano.
“Con Riccardo Lorenzi – scrivono Gino e Michele
nell’introduzione del catalogo – abbiamo provato a raccontare alcuni luoghi,
per noi significativi, della nostra città. Ci piacciono i suoi tagli
‘verticali’. Ci raccontano soprattutto quello a cui noi milanesi non siamo più abituati:
non sappiamo ormai guardare in alto. Anche le città hanno i cieli“.
Kodak dimostra il proprio amore per la fotografia, supportando quegli artisti che utilizzano la potenza delle immagini per creare emozioni. “La fotografia ha un’altissima potenzialità espressiva e il linguaggio delle immagini, di forte impatto emotivo, riesce a comunicare in modo diretto e invita alla riflessione” ha commentato Alfredo Lorenzini di Kodak Italia. “Kodak storicamente sostiene l’espressione di artisti dell’immagine e la loro capacità di raccontare storie attraverso di esse”.
Galleria ISARTE - Corso Garibaldi 2, Milano
da giovedì 21 a sabato 30 gennaio 2010
Riccardo
Lorenzi, avvocato, è nato e vive in Toscana. Fin da bambino la
macchina fotografica diviene lo strumento privilegiato per riprodurre il suo sguardo
nel mondo. Si avvicina alla fotografia come autodidatta, specializzandosi nella
ripresa e nella stampa in bianco e nero; realizza, inoltre, immagini a colori
avvalendosi sia della tecnica digitale che di quella a pellicola.
Eclettico come le sue immagini, ha realizzato numerose
campagne pubblicitarie e reportages fotografici (Vietnam, Cuba, Siria,
Turchia).
Tra le tante esposizioni, si ricorda Càm òn, trentotto immagini dal Vietnam, in mostra permanente all’interno dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Ha pubblicato Verticalità 1 e 2, (Petruzzi Editore, 2007) e Afotorismi (Petruzzi Editore, 2009) con l’artista Alessandro Fullin. Attualmente, mentre cura la realizzazione di Verticalità 3 – in pubblicazione a gennaio 2010 sempre per i tipi di Petruzzi Editore con opere esposte alla Galleria Isarte dal 22 al 30 gennaio – sta sviluppando il progetto Verticalità 4, dedicato alla città di Bologna.
Gino
(Vignali) e Michele (Mozzati) sono scrittori, autori televisivi
e teatrali. Ha
nno pubblicato la serie delle Formiche (iniziata nel 1990) con la
raccolta Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano, oltre a Rosso un cuore
in petto c’è fiorito (1978), Saigon era Disneyland in confronto (1991), Antenna
Pazza e la tribù dei Paiache (1996), Quinto Stato (1997) e il loro primo
romanzo Neppure un rigo in cronaca (Rizzoli, 2000).
Sono direttori di Smemoranda.
In televisione hanno firmato le trasmissioni televisive
Drive in, Emilio, Vicini di casa, Su la testa e