Fotografi » Nord » Scheda personale di: Alessandro Veca
Alessandro Veca
Venezia - Venezia - Veneto
Classe utente: Fotografo
Alessandro Veca, fotografo siciliano, ha intrapreso la sua attività nel napoletano sul finire degli anni ’80, quando scopre l’impegno per la fotografia e il bisogno di comunicare e far conoscere un suo punto di vista sulla realtà meridionale.
Così in modo controverso, mentre da un lato si presentava ai suoi occhi il primo esodo operaio dalle fabbriche verso la cassa integrazione e i licenziamenti a causa della crisi delle grandi industrie statali, dall’altro un esodo di emigranti di colore dal nostro sud del mondo cominciava a sbarcare sulle nostre spiagge, campagne, città.
Inizia così un percorso che lo porterà all’incontro e all’osservazione del suo Sud: del mondo contadino e artigiano con la scomparsa dei suoi vecchi mestieri e delle tradizioni che in parte ancora resistono, degli avvenimenti politici con uno sguardo particolare alla Napoli del G7 durante e dopo i lavori e al lancio editoriale di una nuova immagine della città, che egli stesso ha contribuito a promuovere, della realtà sociale di bambini ai semafori a lavare i vetri e delle donne nei campi a seminare, delle nuove tecnologie e dell’aratro che resiste e dei mille lavori di un Sud dimenticato o perso nell’illegalità diffusa. I suoi lavori sono stati pubblicati nelle maggiori riviste e quotidiani italiani e internazionali.
Così in modo controverso, mentre da un lato si presentava ai suoi occhi il primo esodo operaio dalle fabbriche verso la cassa integrazione e i licenziamenti a causa della crisi delle grandi industrie statali, dall’altro un esodo di emigranti di colore dal nostro sud del mondo cominciava a sbarcare sulle nostre spiagge, campagne, città.
Inizia così un percorso che lo porterà all’incontro e all’osservazione del suo Sud: del mondo contadino e artigiano con la scomparsa dei suoi vecchi mestieri e delle tradizioni che in parte ancora resistono, degli avvenimenti politici con uno sguardo particolare alla Napoli del G7 durante e dopo i lavori e al lancio editoriale di una nuova immagine della città, che egli stesso ha contribuito a promuovere, della realtà sociale di bambini ai semafori a lavare i vetri e delle donne nei campi a seminare, delle nuove tecnologie e dell’aratro che resiste e dei mille lavori di un Sud dimenticato o perso nell’illegalità diffusa. I suoi lavori sono stati pubblicati nelle maggiori riviste e quotidiani italiani e internazionali.
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