Fotografi » Estero » Scheda personale di: Christian Zanotto

Christian Zanotto
Amsterdam-NL - -
Classe utente: Fotografo
Christian Zanotto e’ nato a Marostica (Vicenza) l'11-06-1972; studi: Istituto d'Arte di Nove (VI) ; Accademia di Belle Arti di Venezia (Pittura e Decorazione). Nel 2000 trasferisce il suo atelier da Venezia ad Amsterdam, dove attualmente vive e lavora.
Gli ultimi lavori (2010) sono molto elaborati, realizzati per mezzo della tecnica del trasferimento di immagini digitali su cristallo attraverso un processo di esposizione fotografico; le opere fisiche sono in relazione a video, realizzati dall'artista stesso (immagini,suoni,musica,parole) che costituiscono viaggi di introspezione all'interno dell'universo in cui le immagini dei quadri esistono nella loro immaterialita' di luce. Grandi cristalli incorniciati che sono nello stesso tempo riflettenti specchi e soglie: specchi, quindi non isolati in se e distanti, ma interagenti con l'ambiente circostante; soglie in quanto aperture attraverso le quali possiamo cogliere uno scorcio di un mondo che, seppur onnipresente e vivo, raramente ci si mostra in modo diretto. L'universo che Zanotto ci sta mostrando e che ci permette, sottraendolo alla sua condizione normalmente nascosta e velata, di visitare, e' di natura psico-filosofica. Psicologica in quanto mondo interno della psiche umana, situato oltre ai confini della personalita' individuale, nel livello piu' profondo ed estremamente vitale e carico di forti energie della coscienza collettiva; filosofica perche' si colloca nel centro di questa coscienza estesa e sotterranea in quanto luogo specifico dove ci si confronta e si cerca una risposta ai fondamenti dell'esistenza, ci si interroga e si cercano spiegazioni circa la condizione dell'essere umano . A partire da questo intento l'artista opera cercando innanzitutto di porsi dal punto di vista piu' neutrale e scevro di preconcetti, in quanto vuole adottare uno sguardo il piu' possibile oggettivo, ben consapevole dell' impossibilita' di basarsi su delle certezze. L'iconografia di queste opere dunque e' simil-religiosa non per aderenza ad un credo, ma per accostarsi,ai fini dell'indagine filosofico-artistica, alle icone create dall'uomo per la sua religione,la quale ci viene infatti mostrata chiaramente attraverso questi quadri e video nella sua natura di macchina, meccanismo che l'uomo si e' impegnato a costruire ed elaborare usando come materiale le sue paure, speranze e felicita, con la volonta' di spiegarsi le cose e tentando di controllare il mondo, che pero' in una visione complessiva rimane inafferrabile.
Gli ultimi lavori (2010) sono molto elaborati, realizzati per mezzo della tecnica del trasferimento di immagini digitali su cristallo attraverso un processo di esposizione fotografico; le opere fisiche sono in relazione a video, realizzati dall'artista stesso (immagini,suoni,musica,parole) che costituiscono viaggi di introspezione all'interno dell'universo in cui le immagini dei quadri esistono nella loro immaterialita' di luce. Grandi cristalli incorniciati che sono nello stesso tempo riflettenti specchi e soglie: specchi, quindi non isolati in se e distanti, ma interagenti con l'ambiente circostante; soglie in quanto aperture attraverso le quali possiamo cogliere uno scorcio di un mondo che, seppur onnipresente e vivo, raramente ci si mostra in modo diretto. L'universo che Zanotto ci sta mostrando e che ci permette, sottraendolo alla sua condizione normalmente nascosta e velata, di visitare, e' di natura psico-filosofica. Psicologica in quanto mondo interno della psiche umana, situato oltre ai confini della personalita' individuale, nel livello piu' profondo ed estremamente vitale e carico di forti energie della coscienza collettiva; filosofica perche' si colloca nel centro di questa coscienza estesa e sotterranea in quanto luogo specifico dove ci si confronta e si cerca una risposta ai fondamenti dell'esistenza, ci si interroga e si cercano spiegazioni circa la condizione dell'essere umano . A partire da questo intento l'artista opera cercando innanzitutto di porsi dal punto di vista piu' neutrale e scevro di preconcetti, in quanto vuole adottare uno sguardo il piu' possibile oggettivo, ben consapevole dell' impossibilita' di basarsi su delle certezze. L'iconografia di queste opere dunque e' simil-religiosa non per aderenza ad un credo, ma per accostarsi,ai fini dell'indagine filosofico-artistica, alle icone create dall'uomo per la sua religione,la quale ci viene infatti mostrata chiaramente attraverso questi quadri e video nella sua natura di macchina, meccanismo che l'uomo si e' impegnato a costruire ed elaborare usando come materiale le sue paure, speranze e felicita, con la volonta' di spiegarsi le cose e tentando di controllare il mondo, che pero' in una visione complessiva rimane inafferrabile.
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