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Fotografi » Estero » Scheda personale di: Fausto Urru

Fausto Urru
Parigi - -
Classe utente: Fotografo

Nato nel 1983 a Oristano. Dopo la Laurea triennale in Relazioni internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Bologna e la Specialistica in Cooperazione internazionale alla Facoltà dei Beni culturali di Bologna, sede di Ravenna, si iscrive all'École Supérieure des Arts de l'Image di Bruxelles, dove si laurea in Fotografia nel 2009.

Parallelamente ai suoi studi, inizia una vasta interrogazione fotografica, tutt'ora in corso, sul rapporto tra gli individui e le differenti tipologie di spazio (intimo, urbano, extra-urbano), vissuto o attraversato, che alimenta più cicli fotografici: Chez-soi, Cité Modèle, Eterotopie, Silenzi urbani e, da ultimo, In limine.

"Chez-soi" inizia in una casa di riposo di Bruxelles, per poi inoltrarsi nell'intimità di alcune persone anziane attraverso il Belgio, la Francia e la Sardegna, alfine di rendere grazia al processo di appropriazione di uno spazio nudo che diventa, col tempo, un luogo familiare. "Chez-soi" parla di un dialogo dove gli oggetti, i muri ed ogni angolo di ogni stanza mostrano e ri-attualizzano un passato da condividere che, offrendosi allo sguardo, rivive in questo presente.

Con "Cité Modèle", il perimetro d'indagine si allarga e si approfondisce, sino a comprendere un'intera banlieue di Bruxelles, la Cité Modèle (Città Modello). Creata nel 1958 seguendo l'utopia egalitaria profetizzata da Le Corbusier, la Cité venne concepita come una rassicurante cittadina indipendente di sole case popolari, che avrebbe dovuto coniugare “umanismo e modernità” secondo le parole del suo ideatore, Fernand Brunfaut. Cinquant'anni dopo, alla ricerca dell'impronta dei suoi residenti, la Cité si rivela allo sguardo dell'autore un ribollire di spazi e di tempi, spesso contraddittori e contrastanti: una moltitudine di Cités che fanno esplodere il Modello.

"Silenzi urbani" nasce come respirazione tra un ciclo ed un altro. Dal 2006 e sempre in corso, su ispirazione di Charles Baudelaire, Walter Benjamin e, più recentemente, di Guy Debord e dei situazionisti, "Silenzi urbani" è un momento di solitudine e libertà, di flânerie e di deriva dentro la città.

Iniziato nel 2007 e ancora in corso, il progetto "Eterotopie" consiste in un'esplorazione viscerale delle numerose fiere e saloni che pullulano nelle periferie di Parigi e Bruxelles. Avatars delle Esposizioni universali otto e novecentesche, le Fiere hanno, come loro, la vocazione di porre il “visitatore” fuori dal suo quadro quotidiano. In rottura assoluta con il tempo tradizionale, al di là del carcan giornaliero, in questi luoghi lo spazio-tempo è interamente “altro” (da cui il nome "Eterotopie", coniato da Michel Foucault).

Nel 2008, risulta vincitore di una Borsa di Studio Leonardo, ed in qualità di fotografo effettua un tirocinio di 4 mesi presso il quotidiano nazionale La Libre Belgique. La partecipazione quotidiana al dialogo tra stampa e potere, confluisce nella serie fotografica "La Libre Belgique off", una riflessione critica sul teatro della politica e della stampa.

Lavora dal 2006 sulle tradizioni popolari in Sardegna e, segnatamente, sul "Carrasegare". Nel 2009 la sua prima mostra personale sul tema al Musée international du Carnaval et du Masque di Binche, in Belgio, e l'edizione del catalogo della mostra, Sardaigne, île de Masques – Photographies du Carrasegare.

Appena conseguita la Laurea in Fotografia, nel 2009, ottiene dal Centre Régional de la Photographie Nord-Pas de Calais la sua prima “carta bianca” e l'organizzazione di una grande mostra retrospettiva intitolata "Vie est espaces - Fragments d'un écart", che riunisce i cicli Carrasegare, Cité Modèle, Eterotopie, Chez-soi, La Libre Belgique off e, infine, Maelström, la sua più recente produzione sull'esplorazione delle quinte di spettacoli.

Tra il 2009 e il 2010 è assistente del fotografo Éric Dessert (Galerie Camera obscura, Parigi), presso il Service de l'Inventaire du Patrimoine Culturel della Regione Rhône-Alpes a Lione.

Nel 2010: è scelto da Rurart – Centre d'Art contemporain per una Residenza d'artista di quattro mesi a Niort, nel quadro del programma Écritures de lumière, per continuare a sviluppare "Silenzi urbani"; espone "Maelström" all'Espace Boris Vian di Vieux Condé ed alla Maison de la Jeunesse et de la Culture Athena di Saint-Saulve ; "Silences urbains" inaugura la prima edizione delle Rencontres photographiques de Dunkerque; prosegue l'esplorazione del "Carrasegare in Sardegna", di "Maelström" a Praga e Parigi, di "Eterotopie"; in collaborazione con l'associazione Dialogue de l'image e l'Istituto dei Ciechi di Palermo, inizia il progetto "Montre-moi qui tu es", un laboratorio sperimentale di fotografia stenopeica con persone ipovedenti e cieche.

Nel 2011: partecipa al Festival Transphotographiques di Lille con "Cité Modèle" all'interno della collettiva Nord[s]; espone "Cité Modèle", "Silenzi urbani" e "Maelström" all'Atelier Berjoan nel quadro del Festival Itinéraires d'Artistes; "Eterotopie" è selezionato da Su Palatu_Fotografia per la rassegna A.Banda ed esposto a Sa Domu manna di Villanova Monteleone; in collaborazione con la Maison du Geste et de l'Image, il Collège Descartes di Tremblay-en-France e l'associazione Cérès – L'Art, Terres fertiles, sviluppa il progetto di laboratorio fotografico “Autobiografia di un luogo”, esposto dapprima alla Démocratie locale e in seguito alla Maison du Geste et de l'Image; prosegue il progetto "Montre-moi qui tu es" a Palermo, "Silenzi urbani", "Eterotopie" e "Maelström" in Francia.

Nel 2012: è scelto dalla Direction Régionale des Affaires Culturelles (DRAC) Nord-Pas de Calais e dalla Comunità dei Comuni Flandre-Lys per una Residenza d'artista di quattro mesi e mezzo durante la quale prosegue "Silenzi urbani" ed espone "Cité Modèle" nell'Espace culturel Robert Hossein a Merville, "Chez-soi" alla Biblioteca di Fleurbaix, "Carrasegare" al Comune di Estaires e "Silenzi urbani" alla Comunità dei Comuni Flandre Lys; prosegue il progetto "Montre-moi qui tu es" a Parigi presso la Fédération des Aveugles et Handicapés Visuels de France, e cura sia la mostra fotografica alla sede dell'UNESCO che l'edizione del libro "Au-delà de l'ombre - Oltre l'ombra"; espone "Eterotopie" all''Ex Convento del Carmelo (Sassari) e a S'Olivariu (Gonnesa), nel quadro della rassegna A.Banda organizzata da Su Palatu; espone "Silenzi urbani" nella collettiva Écritures de lumière presso Rurart – Centre d'Art contemporain a Venours; su missione di Su Palatu_associazione culturale inizia il progetto "In limine" sul paesaggio contemporaneo della Sardegna.

Dal 2010 si trasferisce a Parigi, dove attualmente vive.
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