Fotografi » Sud » Scheda personale di: massimopastore

massimopastore
napoli - Napoli - Campania
Classe utente: Fotografo
Nel 1997 inizia il suo percorso che lo porterà a scegliere la Fotografia come mezzo espressivo. Rifiutando ogni categorizzazione di genere o collocazione, sceglie così di utilizzare la fotografia come Strumento Libero del pensiero. Inizia una collaborazione con uno studio/laboratorio fotografico di Salerno, dove apprende le tecniche di sviluppo e stampa del bianco e nero. Nello stesso anno comincia a fotografare, continuando così la sua ricerca già iniziata nella sperimentazione di altri mezzi espressivi, concentrandosi sullo studio del corpo umano, Gioia , dolore, rabbia, affetti, protezione, violenza, conoscenza, divengono visibili nei sui lavori (Monolithos)
Propone una visione della umana esistenza attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di tecniche fotografiche diverse.
Nel 1999 la sua prima esposizione personale: “Di Luce Propria”, collezione di ritratti di partenopei, in occasione delle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione Napoletana. Collabora con la F.B.N.A.I organizzando laboratori di fotografia e di sviluppo e stampa del bianco e nero rivolti ai bambini con problemi sociali. Collabora ai progetti artistici dell’architetto e designer Roberto Monte e Antonio Maiorino e il grafico Etienne Henocq per progetti pubblicitari ed editoriali in Francia. Collabora con la Casa di Produzione teatrale JOLEFILM, Rizzoli – Corriere della Sera, La Repubblica – Espresso. Pubblica le sue foto Su MAX, Corriere della Sera, Corriere del Mezzogiorno, City, La Repubblica, L’Espresso, Neues Deutschland, Die Junge Welt.
Diplomato in fotografia presso I.E.A.O di Perugia. tra i workshops si segnalano quelli tenuti da Antoine D’Agata e dal Prof. Angelo Schwarz – professore titolare della cattedra di fotografia dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino”.
Fondatore con Antonio Maiorino di PrimoPiano HomePhotoGallery Napoli e Berlino. Nel 2009 inizia la collaborazione con Viviana Checchia – Curatore di Arte Contemporanea. Nasce a Napoli nel 1971 e vive tra Napoli e Berlino.
Propone una visione della umana esistenza attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di tecniche fotografiche diverse.
Nel 1999 la sua prima esposizione personale: “Di Luce Propria”, collezione di ritratti di partenopei, in occasione delle celebrazioni del bicentenario della Rivoluzione Napoletana. Collabora con la F.B.N.A.I organizzando laboratori di fotografia e di sviluppo e stampa del bianco e nero rivolti ai bambini con problemi sociali. Collabora ai progetti artistici dell’architetto e designer Roberto Monte e Antonio Maiorino e il grafico Etienne Henocq per progetti pubblicitari ed editoriali in Francia. Collabora con la Casa di Produzione teatrale JOLEFILM, Rizzoli – Corriere della Sera, La Repubblica – Espresso. Pubblica le sue foto Su MAX, Corriere della Sera, Corriere del Mezzogiorno, City, La Repubblica, L’Espresso, Neues Deutschland, Die Junge Welt.
Diplomato in fotografia presso I.E.A.O di Perugia. tra i workshops si segnalano quelli tenuti da Antoine D’Agata e dal Prof. Angelo Schwarz – professore titolare della cattedra di fotografia dell’ Accademia Albertina di Belle Arti di Torino”.
Fondatore con Antonio Maiorino di PrimoPiano HomePhotoGallery Napoli e Berlino. Nel 2009 inizia la collaborazione con Viviana Checchia – Curatore di Arte Contemporanea. Nasce a Napoli nel 1971 e vive tra Napoli e Berlino.
Questa pagina è stata visitata 6699 volte
Galleria personale:
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
Ultime News pubblicate: | Ultimi Articoli pubblicati: |
Progetti pubblicati:
|
1 pagina: 1
Il nuovo progetto che l’artista presenta ad Arles è un percorso che gioca sul paradosso temporale sincronia/diacronia. Quello che è già accaduto lentamente si liquefa nel bianco, oppure quello che è ancora da venire nel bianco si compone.
E’ lo spettatore allora che entra in partita. Esaminerà egli l’istante o confronterà anche quelli successivi seguendo a ritroso le ineffabili tracce lasciate dall’autore?
Il bianco diventa dunque elemento di autosospensione, di azzeramento volontario e fittizio della coscienza affinché sia l’occhio a comprendere quanto ci sia di cinereo e quanto di niveo. E credendo a quel che si vede sembrerà allora d’udire le parole di Plinio il giovane: - Agli occhi ancor tremanti tutto si mostrava cambiato e coperto da un monte di cenere, come se fosse nevicato.