Business » Editoria » Scheda personale di: referente sara lei

referente sara lei
paola - Reggio di Calabria - Calabria
Classe utente: Business
Categoria: Editoria
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REFERENTE SARA' LEI !
Ci sono parole che suonano come un insulto, pur appartenendo all’innocua banalità del quotidiano. Referente, ad esempio, sostantivo in bilico fra il gossipparo ben inserito nel trash elevato a intrattenimento mediatico, colui che riferisce, e l’eminenza grigia che, al contrario, come Picone non ama apparire. In entrambi casi, un’onorificenza implicita che si misura in popolarità, piuttosto che un’offesa.
Le cose pero' cambiano quando al primo significato se ne affianca un altro, quello che in genere nei dizionari è indicato con un est. fra parentesi. Per cui nel terreno della semantica, al quale il termine appartiene, il referente diventa “l’oggetto o l’ente concreto, il valore extralinguistico, significato da un segno, elemento o messaggio linguistico.”
Ovvero, il soggetto delle nostre fotografie, quello che si trova alla base del famoso triangolo semiotico oggetto-segno-interpretante.
Una fotografia che si limiti all’adesione al referente, e quindi alla sola denotazione, somiglia in sostanza a quella della photomatic per la patente, nel senso che la sua funzione appartiene al documentario/testimoniale.
Ma poichè non di solo referente vivono le nostre preziosissime foto, questo è solo il punto di partenza per la connotazione, alias interpretazione autoriale che rende la nostra fotografia un linguaggio, sia pur senza codice.
Dunque, nel cercare di andare oltre il referente, questa rubrica si occuperà di fotografia in senso culturalmente ampio, facendo attenzione a non prendersi mai troppo sul serio.
Attilio Lauria
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REFERENTE SARA' LEI !
Ci sono parole che suonano come un insulto, pur appartenendo all’innocua banalità del quotidiano. Referente, ad esempio, sostantivo in bilico fra il gossipparo ben inserito nel trash elevato a intrattenimento mediatico, colui che riferisce, e l’eminenza grigia che, al contrario, come Picone non ama apparire. In entrambi casi, un’onorificenza implicita che si misura in popolarità, piuttosto che un’offesa.
Le cose pero' cambiano quando al primo significato se ne affianca un altro, quello che in genere nei dizionari è indicato con un est. fra parentesi. Per cui nel terreno della semantica, al quale il termine appartiene, il referente diventa “l’oggetto o l’ente concreto, il valore extralinguistico, significato da un segno, elemento o messaggio linguistico.”
Ovvero, il soggetto delle nostre fotografie, quello che si trova alla base del famoso triangolo semiotico oggetto-segno-interpretante.
Una fotografia che si limiti all’adesione al referente, e quindi alla sola denotazione, somiglia in sostanza a quella della photomatic per la patente, nel senso che la sua funzione appartiene al documentario/testimoniale.
Ma poichè non di solo referente vivono le nostre preziosissime foto, questo è solo il punto di partenza per la connotazione, alias interpretazione autoriale che rende la nostra fotografia un linguaggio, sia pur senza codice.
Dunque, nel cercare di andare oltre il referente, questa rubrica si occuperà di fotografia in senso culturalmente ampio, facendo attenzione a non prendersi mai troppo sul serio.
Attilio Lauria
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