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8 fotografi da Napoli a Torino per Photissima 2014
Autore: PrimoPianoNapoli
- Pubblicato il 28/10/14 - Categoria Eventi e Rassegne
Galleria PrimoPiano Napoli
Stand 18 Photissima Art Fair Torino dal 6 al 9 novembre 2014
Ex Manifattura Tabacchi Corso Regio Parco 134/A Torino
In occasione di Photissima Art Fair PrimoPiano presenta i lavori degli artisti: Ilaria Abbiento – Adelaide Di Nunzio – Luigi Grassi – Claudia Mozzillo – Marco Natale – Massimo Pastore – Giovanni Scotti – Jay Wolke.
E dirvi come è bello pensare strutture di luce… un progetto curatoriale di Antonio Maiorino Marrazzo.
La più intellettuale delle arti visive dichiara, sovente, la natura e la specificità geografica, la provenienza, il precipitato culturale dei suoi autori. Il gesto fotografico, che per sua intrinseca volontà è sottrazione di tempo al tempo, felicemente tradisce una provenienza, un punto di vista che si può, ad avere occhi per vedere, intercettare, decifrare. Mondi variegati si delineano osservando le opere di questi otto fotografi, distanti per formazione, età, tecniche espressive, eppure tutti schierati su un fronte mediterraneo, un mondo intermedio, che pendola tra la dimensione falsamente rassicurante del quotidiano assolato, azzurro e gli stati visionari, frantumando effimeri equilibri o ritrovando una quiete meditativa nell’ordine preciso della creazione-costruzione di uno spazio artistico totalmente indipendente come nelle opere di Massimo Pastore o nell’armonia, violata e perduta dalla decadenza di un ceto, degli interni che esplora Claudia Mozzillo.
Oppure nelle stanze di lavoro di Ilaria Abbiento che, come strofe, hanno un ordine e una grazia compositiva innata. Quella lente scura che non vuole lasciarsi abbagliare da strutture di luce abbacinanti attraversa le opere di Marco Natale, luoghi che si nascondono alla vista come per volontà divina che Adelaide Di Nunzio strappa agli occhi di Teia.
Sono, questi autori, creazionisti e neorealisti magici poiché giocano apertamente con la realtà sapendo dell’impossibilità di compiutezza o totalità, rinunciando all’organicità, all’arbitrarietà del realismo. Un dolente e felice ossimoro della ricomposizione della realtà che è sempre più scomposta e frammentaria, togliendo terreno all’ottuso automatismo della percezione al quale la civiltà delle immagini ci ha assoggettati, facendoci riscoprire la realtà con occhi marini.
Un Mezzogiorno che si avviluppa in un drammatico celare la bellezza dietro un climax d’impalcature che Luigi Grassi isola oltre la ragione e la fantasia.
Un Mezzogiorno che si rassegna tra architetture incompiute (Jay Wolke) e luoghi di desolante abbandono di un’infanzia smarrita, di un sogno che appare non più recuperabile (Giovanni Scotti). La capacità di questi artisti è di avere manifestamente riportato in primo piano la necessità di una narrazione composita non scomposta, un’avanguardia che ritrova un punto di partenza, senza timore di essere tacciata di passatismo o di svilimento di una presunta classicità che spesso la fotografia presume di possedere come elemento ontologico e immodificabile.
Info: www.photissima.it www.primopianonapoli.com
Stand 18 Photissima Art Fair Torino dal 6 al 9 novembre 2014
Ex Manifattura Tabacchi Corso Regio Parco 134/A Torino
In occasione di Photissima Art Fair PrimoPiano presenta i lavori degli artisti: Ilaria Abbiento – Adelaide Di Nunzio – Luigi Grassi – Claudia Mozzillo – Marco Natale – Massimo Pastore – Giovanni Scotti – Jay Wolke.
E dirvi come è bello pensare strutture di luce… un progetto curatoriale di Antonio Maiorino Marrazzo.
La più intellettuale delle arti visive dichiara, sovente, la natura e la specificità geografica, la provenienza, il precipitato culturale dei suoi autori. Il gesto fotografico, che per sua intrinseca volontà è sottrazione di tempo al tempo, felicemente tradisce una provenienza, un punto di vista che si può, ad avere occhi per vedere, intercettare, decifrare. Mondi variegati si delineano osservando le opere di questi otto fotografi, distanti per formazione, età, tecniche espressive, eppure tutti schierati su un fronte mediterraneo, un mondo intermedio, che pendola tra la dimensione falsamente rassicurante del quotidiano assolato, azzurro e gli stati visionari, frantumando effimeri equilibri o ritrovando una quiete meditativa nell’ordine preciso della creazione-costruzione di uno spazio artistico totalmente indipendente come nelle opere di Massimo Pastore o nell’armonia, violata e perduta dalla decadenza di un ceto, degli interni che esplora Claudia Mozzillo.
Oppure nelle stanze di lavoro di Ilaria Abbiento che, come strofe, hanno un ordine e una grazia compositiva innata. Quella lente scura che non vuole lasciarsi abbagliare da strutture di luce abbacinanti attraversa le opere di Marco Natale, luoghi che si nascondono alla vista come per volontà divina che Adelaide Di Nunzio strappa agli occhi di Teia.
Sono, questi autori, creazionisti e neorealisti magici poiché giocano apertamente con la realtà sapendo dell’impossibilità di compiutezza o totalità, rinunciando all’organicità, all’arbitrarietà del realismo. Un dolente e felice ossimoro della ricomposizione della realtà che è sempre più scomposta e frammentaria, togliendo terreno all’ottuso automatismo della percezione al quale la civiltà delle immagini ci ha assoggettati, facendoci riscoprire la realtà con occhi marini.
Un Mezzogiorno che si avviluppa in un drammatico celare la bellezza dietro un climax d’impalcature che Luigi Grassi isola oltre la ragione e la fantasia.
Un Mezzogiorno che si rassegna tra architetture incompiute (Jay Wolke) e luoghi di desolante abbandono di un’infanzia smarrita, di un sogno che appare non più recuperabile (Giovanni Scotti). La capacità di questi artisti è di avere manifestamente riportato in primo piano la necessità di una narrazione composita non scomposta, un’avanguardia che ritrova un punto di partenza, senza timore di essere tacciata di passatismo o di svilimento di una presunta classicità che spesso la fotografia presume di possedere come elemento ontologico e immodificabile.
Info: www.photissima.it www.primopianonapoli.com