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Fotografare l'immateriale by Birgitta Heinrichs
Autore: elda torres - Pubblicato il 23/06/15 - Categoria Mostre
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  Dal 23 Giugno 2015 al 16 Luglio 2015 in provincia di Firenze a Firenze
per la Rassegna Foto&Foto a cura di Elda Torres: Fotografare l'immateriale ovvero della fotografia meditativa by Birgitta Heinrichs Le immagini di Birgitta Heinrichs sono concepite come architetture disegnate dalla luce e dalle tracce del tempo. Lo spazio risulta distribuito in maniera inaspettata ma sempre inappuntabile nell'equilibrio, anche se il punto di luce è obliquo. A un primo sguardo le sue stampe hanno la pastosità ricca del dipinto, artificio ottenuto perché la carta usata è porosa e spessa ( carta texturata di puro cotone pressata a freddo), così le linee acquistano una profondità estranea alla classica stampa fotografica ottenuta su carte di uso comune. I contorni materici dei vari legni e metalli emergono come pittura, si ha la sensazione di trovarsi di primo acchito di fronte a quadri informali o astratti. “Il pittore costruisce, il fotografo rivela”, questa affermazione di Susan Sontag nel suo classico Sulla fotografia, a distanza di trenta anni risulta ampiamente superata perché anche il fotografo può costruire, ma resta ancora valido invece il principio quando dice che “le fotografie... non sono solo un documento ma una valutazione del mondo”. Nessuna immagine di uno stesso oggetto risulta infatti eguale a quella vista da un occhio diverso. Resta dunque fermo e certo “l'eroismo della visione”. Di questo si tratta quando guardiamo le foto di Birgitta Heinrichs. Le ombre create dalla luce su un muro di un vecchio magazzino agricolo diventano oggetto rappresentato in "Lux": una forma di crocefisso emerge dall'incrocio di un frammento di legno restato incagliato in un chiodo della parete. E' la prospettiva dell'occhio dell'artista che ha colto quello che sarebbe stato ignorato da un altro sguardo, anche se attento. Nessuna immagine di uno stesso oggetto infatti risulta eguale a quella vista da un occhio diverso. In "La danza delle ombre" l'effetto effimero del vento lascia traccia di sé su fili d'erba che fluttuano, ma solo come ombre su un pannello di metallo arrugginito. Un residuo sfilacciato di corda di plastica restata su un chiodo infisso su un pannello zincato diventa oggetto della rappresentazione in "Omaggio a Michelangelo". Simili a ossi di seppia sulla sabbia, ancora residui, resti, ombre, tracce di ossidazioni su una vecchia lastra metallica dimenticata da qualche parte in "Fiori d'autunno".“I bordi frastornati dei chiodi, segni di un'antica distruzione, diventano una tarda fioritura...” scrive l'artista presentando l'opera. Altre serie di foto quelle che l'artista ha realizzato ritraendo soggetti umani, qui emerge una pietas, una partecipazione affettiva. Scrive Birgitta in proposito: “Lo sguardo fotografico rivolto ad una umanità che vive nella marginalità mi ha insegnato a vedere senza togliere lo sguardo da situazioni apparentemente irrisolvibili. Come la luce imprime l’immagine sul supporto fotografico, il “visto” imprime sull’anima.”. La qualità della visione è in relazione con la qualità della persona. Allora la personale visione delle cose, delle ombre, delle luci, di residui dimenticati, di architetture inesistenti ed effimere, di realtà emarginate diventano il ricco patrimonio dell'esperienza umana di Birgitta Heinrichs che vede l'imperscrutabile, l'immateriale, lo spirituale là ove lo sguardo distratto non vede altro che resti non degni di nota. Birgitta Heinrichs vive e lavora a Fiesole. La fotografia ha un posto rilevante nella sua vita ed è per lei un’opportunità per approfondire le sue indagini nell’arte, nella psicoanalisi, nella religione e nel sociale. Ha avuto grande successo in una serie di mostre personali, tra queste: -Realtà parallele, nel ciclo Percorsi d’arte del Comune di Pontassieve, maggio 2013; -Cambiare si può, Spazio Eventi Leonardo, Firenze, agosto 2013; Centre Cultural Casa Orlandai, Barcellona, dicembre 2013. -Diritti negati dei bambini , per Creare, Firenze, ottobre 2014, insieme ad Amnesty International. Prossimamente esporrà a Berlino. Ufficio stampa Le Murate Gallery Elda Torres gallery@lemurate.it
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