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photo&food
Autore: Redazione
- Pubblicato il 02/04/15 - Categoria Mostre
Dal 12 Aprile 2015 al 23 Maggio 2015 in provincia di Brescia a Brescia
photo&food, dal 12 aprile al 23 maggio 2015 dal giovedì al sabato dalle 15.30 alle 19.30 autori vari, a cura di
ken damy
spazio contemporanea e kd visual art
corsetto sant'agata 22 brescia italy
sabato 11 aprile alle ore 19 inaugurazione
Scrive Ken Damy: "l'expo di milano è dedicato al cibo, numerose mostre d'arte su questo tema sono in cantiere e qualcuna è già aperta con risultati a mio parere deludenti, perlomeno in termini estetici.
la fotografia almeno nel reportage ha da sempre affrontato il tema 'nutrire il mondo', o per essere precisi la denutrizione di molte popolazioni nate in terre ostili; la miseria e la povertà sono più fotogeniche dell'opulenza, e vincono premi ritenuti importanti.
ma io non volevo affrontare il tema da questo lato, non ne sarei stato all'altezza.
ho cercato quindi partendo dalle nature morte di alcuni autori come mario giacomelli, olivier chistinat ed altri di entrare in sintonia con il 'soggetto cibo' in termini estetico descrittivi.
con mia sorpresa le opere trovate presso collezioni importanti e nel mio archivio personale mi hanno convinto a realizzare una grande mostra che occupa tutti e due gli spazi espositivi che dirigo da lunghi anni nel centro storico di brescia.
ad oggi il problema non è quindi di cercare nuovi pezzi ma di scartarne alcuni, come sempre il settore che sacrificherò di più è quello narrativo a cui dedicherò una sola sala.
la bellezza non abita nella miseria, e non voglio entrare in una questione fotografica ancora oggi irrisolta.
un solo esempio: il grande salgado è malvisto da molti fotogiornalisti che lo definiscono troppo estetizzante anche in situazioni drammatiche.
per il sottoscritto è solo il piu bravo."
spazio contemporanea e kd visual art
corsetto sant'agata 22 brescia italy
sabato 11 aprile alle ore 19 inaugurazione
Scrive Ken Damy: "l'expo di milano è dedicato al cibo, numerose mostre d'arte su questo tema sono in cantiere e qualcuna è già aperta con risultati a mio parere deludenti, perlomeno in termini estetici.
la fotografia almeno nel reportage ha da sempre affrontato il tema 'nutrire il mondo', o per essere precisi la denutrizione di molte popolazioni nate in terre ostili; la miseria e la povertà sono più fotogeniche dell'opulenza, e vincono premi ritenuti importanti.
ma io non volevo affrontare il tema da questo lato, non ne sarei stato all'altezza.
ho cercato quindi partendo dalle nature morte di alcuni autori come mario giacomelli, olivier chistinat ed altri di entrare in sintonia con il 'soggetto cibo' in termini estetico descrittivi.
con mia sorpresa le opere trovate presso collezioni importanti e nel mio archivio personale mi hanno convinto a realizzare una grande mostra che occupa tutti e due gli spazi espositivi che dirigo da lunghi anni nel centro storico di brescia.
ad oggi il problema non è quindi di cercare nuovi pezzi ma di scartarne alcuni, come sempre il settore che sacrificherò di più è quello narrativo a cui dedicherò una sola sala.
la bellezza non abita nella miseria, e non voglio entrare in una questione fotografica ancora oggi irrisolta.
un solo esempio: il grande salgado è malvisto da molti fotogiornalisti che lo definiscono troppo estetizzante anche in situazioni drammatiche.
per il sottoscritto è solo il piu bravo."