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Sono i nuovi imprenditori cinesi. Giovani, brillanti, amanti del lusso. Rifiutano il passato (la politica) e guardano al futuro con piglio manageriale. Sfoggiando lauree negli States e fidanzate europee. Per vivere hanno scelto Shanghai, la New York d’Oriente, città cosmopolita, rampante e lontana dalla paludosa Pechino comunista. Loro, gli onesti goodfellas cinesi (dal nome del loro ristorante più amato), la girano in Rolls Royce o “Fellali”, vestendo abiti di sartoria e – in una metropoli dove il vero lusso è lo spazio - abitando in case enormi nel centro cittadino. La “generazione dei figli unici”, sia che abbia ereditato l’azienda dal papà o si sia fatta da sola, lavora sodo tutto il giorno ma spende anche molto: champagne Perrier Jouet in discoteca per gli uomini, costosissime creme schiarenti per le donne. “L’apparire è tutto, in Cina” dice K. P. Yue, “ma ti prego, non scrivere che noi cinesi falsifichiamo e basta. I giovani sono diversi, fantasiosi e creativi. Noi siamo imprenditori veri”.
La rassegna di cultura triennale Altri Mondi è promossa dall’associazione Ecologia Turismo Cultura, insieme a Cooperativa COMIN e Cooperativa Tempo per l’infanzia, con il contributo di Cascina Martesana e Fondazione Cariplo. Rappresenta uno sguardo alla pluralità del mondo in tutte le sue diversità e accezioni, una ricerca tra i luoghi di appartenenza e le realtà sconosciute.
Biografia - Alessandro Gandolfi
Nato a Parma (1970), è fotografo e giornalista, socio fondatore dell’agenzia fotografica Parallelozero. Laureato in filosofia, ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Urbino (IFG) e ha lavorato come cronista per La Repubblica fino al 2001, quando ha iniziato a dedicarsi al fotogiornalismo. I suoi lavori sono apparsi in varie pubblicazioni, inclusi Le Journal de la Photographie, Courrier International, Lightbox TIME, Newsweek Japan, Le Monde, Le Figaro, VSD, Die Zeit, Geo, Mare, The Sunday Times Magazine, National Geographic France, National Geographic Italy, L'Espresso, Internazionale, D - La Repubblica delle Donne, Marie Claire, Sette - Corriere della Sera, Il Venerdì di Repubblica, Geo, Elle. Le sue foto sono state esposte o proiettate in diverse mostre personali o collettive, come il Photojourn Festival 2016 (Bangkok, Thailand), il VISA Pour l’Image 2014 e 2015 (Perpignan, Francia), Angkor Photo Festival (Cambogia, 2014), le esposizioni organizzate da National Geographic a Palazzo delle Esposizioni (Roma, dal 2009 al 2015), Le Printemps Arabe al Centre Méditerranéen de la Photographie (Ajaccio, Francia, 2012), Freedom to Create (Cape Town, Sud Africa, 2011), Provocation al New York Photo Festival (USA, 2011) e Unpublished-Unknown al MACRO Testaccio (Roma, Italia, 2010). Nel 2016 il servizio sulla situazione post-ebola in Sierra Leone ha ricevuto il PDN Photo Annual 2016 nella sezione Documentary/Photojournalism e una menzione d'onore al MIFA (Moscow International Foto Awards). Ha ricevuto inoltre per due volte il National Geographic's Best Edit Award (2010 e 2011) con due reportages pubblicati nell’edizione italiana del magazine. Ha curato esposizioni e partecipato a conferenze (Settimanale di Fotografia, Genova, 2015), tiene regolarmente workshop sul fotogiornalismo, insegna reportage presso Officine Fotografiche Milano ed è stato membro di giurie fotografiche (concorso National Geographic Italia 2012; NGO World Videos al Milano Film Festival 2010).