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Il progetto
editoriale di Paltrinieri e Smerdel mette in relazione alcuni testi
del critico con le immagini dall’archivio del serial killer,
rinvenute dalla polizia di Huntington Beach, California e rese
pubbliche online nel 2010. Da qui gli autori costruiscono un percorso
narrativo che indaga su più livelli il rapporto tra fotografo e
fotografato così come l’atto del fotografare e le possibili
letture dell'immagine risultante.
L'installazione che Paltrinieri
e Smerdel presenteranno presso Jarach Gallery rappresenta una
estensione, non solo fisica ma anche concettuale, del progetto
editoriale.
Attraverso la ricombinazione del materiale originale
utilizzato per il libro con note ed osservazioni teoriche sviluppate
dagli autori, la mostra riparte dallo studio del rapporto Alcala —
Berger mettendo questa volta al centro della scena il visitatore e la
propria personale esperienza con l'immagine fotografica.
Mirko
Smerdel
Nato
a Prato (Italia) nel 1978, vive e lavora a Milano.
L'interesse
di Smerdel è basato principalmente sull'osservazione e la
catalogazione di immagini
o oggetti preesistenti:
fotografie amatoriali, filmati, riviste e altro.
Un particolare interesse all’interno di questa ricerca è lo sguardo anonimo, che in quanto non riconducibile a nessuno (ma dominato da fattori che vanno oltre la volontà dell'autore) si può considerare “universale", e la registrazione amatoriale di un fatto diventa come una lente (o uno specchio) attraverso il quale ricontestualizzare memorie private all’interno della sfera pubblica.
Marco Francesco Giuseppe Paltrinieri e’ un artista e publisher. Nato a Milano nel 1978, vive e lavora a Londra.
Laureato in psicologia sociale e con un master in sociologia presso Roehampton University a Londra, nel 2013 fonda Discipula Editions, collettivo di ricerca e casa editrice indipendente, assieme a Mirko Smerdel e Tommaso Tanini. E’ co-autore del libro The Looking Game e autore del libro Part of an Archipelago. La ricerca di Paltrinieri si muove attorno all’analisi dei processi di costruzione e rappresentazione del reale. Nello specifico il suo lavoro si concentra sull’utilizzo di materiale fotografico e testuale (sia originale che trovato) e sulla reciproca interazione attraverso l’esplorazione di differenti strategie narrative.