Con questa ricerca ho cercato di cogliere l’ambiente del ‘ terminal commerciale , quale zona di frontiera che assume un significato sempre più rilevante nel contesto di un mondo sempre più globalizzato, in cui l’Europa e da qualche anno gli Stati Uniti sono  diventati i maggiori consumatori di prodotti made in Cina

L’obiettivo ha colto l’attività quotidiana di movimentazione e ridistribuzione delle merci  che si  snodano silenziose e ripetitive, dettate dal rapido avvicendarsi delle navi porta container.

In pochi sembrano accorgersi di come nel cuore distratto della città, tra le  banchine del terminal e le sue incredibili gru, vengano quotidianamente digerite una mole incredibile di merci nascoste dai loro involucri moderni (containers), per poi essere avviate verso un rapido ciclo di vita che si consuma nei più ricchi mercati del Nord-Italia.

(si ringrazia il Terminal Sech di Genova che ha permesso all’autore di documentarne le sue attività)