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East Side Gallery - Berlino - gennaio 2009
Autore: massimopastore
- Pubblicato il 28/07/09 - Categoria Viaggio
La East Side Gallery (galleria del lato orientale) è il maggior tracciato rimasto in posizione originale del muro di Berlino, e rappresenta un memoriale internazionale alla libertà. Questa sezione di muro è lunga 1,3 km ed è interamente dipinta con graffiti fatti da diversi artisti, riguardanti il tema della pace o comunque della caduta del muro in seguito alla fine della "guerra fredda".
Entrando nella "striscia" fra i due muri (laddove quello che guardava ad ovest sopravvive in sporadici tronconi) e lungo la Sprea, si può notare il maestoso Oberbaumbrücke. Verso il lato di Warschauer Strasse sorge un negozio di souvenir all'interno della galleria stessa.
La East Side Gallery era, ai tempi della divisione, tutta inserita in Berlino est (da questo il suo nome, letteralmente "galleria del lato est"). In quel punto il muro correva parallelamente alla Sprea. Per ragioni di spazio non fu possibile costruire tutta la complessa struttura confinaria. D'altra parte la Sprea la rendeva inutile, sostituendo la striscia della morte nel compito di contenimento tra i due muri, quello est e quello ovest. Le autorità della DDR decisero, pertanto, di erigere un solo muro (d'altra parte, la sponda opposta della Sprea apperteneva a Berlino ovest). La caratteristica curiosa di questa parte del muro è che, pur essendo sul lato che guardava ad est, fu costruito come il "muro di confine 75", il muro di quarta generazione che guardava ad ovest. Al momento della caduta del muro, la futura East Side Gallery, era bianca immacolata: questa sorta di enorme tavolozza fu offerta agli artisti di murales dell'epoca perchè la dipingessero. A questa circostanza si deve la conservazione, sotto tutela artistica, dell'unico pezzo di muro di Berlino che ancora oggi permette di capire cosa davvero rappresentasse questa ingombrante presenza nel cuore della città. C'è da ipotizzare, infatti, che la sua conversione in galleria pittorica a cielo aperto l'abbia salvata dall'abbattimento.
fonte: Wikipedia
Entrando nella "striscia" fra i due muri (laddove quello che guardava ad ovest sopravvive in sporadici tronconi) e lungo la Sprea, si può notare il maestoso Oberbaumbrücke. Verso il lato di Warschauer Strasse sorge un negozio di souvenir all'interno della galleria stessa.
La East Side Gallery era, ai tempi della divisione, tutta inserita in Berlino est (da questo il suo nome, letteralmente "galleria del lato est"). In quel punto il muro correva parallelamente alla Sprea. Per ragioni di spazio non fu possibile costruire tutta la complessa struttura confinaria. D'altra parte la Sprea la rendeva inutile, sostituendo la striscia della morte nel compito di contenimento tra i due muri, quello est e quello ovest. Le autorità della DDR decisero, pertanto, di erigere un solo muro (d'altra parte, la sponda opposta della Sprea apperteneva a Berlino ovest). La caratteristica curiosa di questa parte del muro è che, pur essendo sul lato che guardava ad est, fu costruito come il "muro di confine 75", il muro di quarta generazione che guardava ad ovest. Al momento della caduta del muro, la futura East Side Gallery, era bianca immacolata: questa sorta di enorme tavolozza fu offerta agli artisti di murales dell'epoca perchè la dipingessero. A questa circostanza si deve la conservazione, sotto tutela artistica, dell'unico pezzo di muro di Berlino che ancora oggi permette di capire cosa davvero rappresentasse questa ingombrante presenza nel cuore della città. C'è da ipotizzare, infatti, che la sua conversione in galleria pittorica a cielo aperto l'abbia salvata dall'abbattimento.
fonte: Wikipedia
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