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Kite Festival
Autore: Mauro Fagiani
- Pubblicato il 08/04/10 - Categoria
Viaggio
Kite Festival
Fotografie Mauro Fagiani
2010 India del Nord. Rajastan, Uttar Pradesh
L’India con tutte le sue contraddizioni è un paese che riesce ogni volta a stupire. Ogni viaggio, anche se fatto in luoghi già visitati, sorprende, emoziona e coinvolge come la prima volta. Quest’anno, del tutto inaspettato, ci ha regalato il Kite Festival.
Il 14 gennaio in tutta l’India si celebra la festa nazionale degli aquiloni. Far volare gli aquiloni è tradizione antica e diffusa in tutta l’India ma il 14 ogni famiglia dal più anziano al più giovane, dall’alba al tramonto,tutti fanno volare i loro aquiloni. Ogni terrazzo è pieno di gente che festeggia, con musica, dolci ,allegria e il cielo è pieno d’aquiloni.
Il 14 gennaio ci ha trovati a Jaipur, la città rosa. Gli aquiloni erano una costante del nostro viaggio fino ad allora, li avevamo visti e li avevo fotografati a Mumbai a Johdpur e nella stessa Jaipur il giorno prima, ma il 14 mattina, usciti dall’hotel, il cielo era tempestato di aquiloni. L’autista del tuk-tuk ci dice “Today is kite festival” e io: “ kite what is ? kite !? ” Poi frena all’improvviso e ci indica un aquilone a terra, “aquilone” come se potesse capirmi. Ci spiega che è uno dei giochi più antichi in India e che ogni anno volano migliaia di aquiloni che i ragazzi giocano a catturare facendone bottino proprio come nel romanzo afgano.
Non sono aquiloni elaborati, sono semplici, proprio come me li costruiva il marito di mia sorella in Umbria quando ero piccolo. Questo ricordo mi emoziona affiorando alla memoria, alla vista degli aquiloni nel cielo di Jaipur .
Su una collina si allunga un gruppo di case e sulle terrazze c’è tanta gente.
Salgo sulla collina, dai terrazzi tutti mi salutano, mostrano fieri i loro aquiloni che volano alti ,sono emozionato, scatto foto e mi vengono le lacrime, saluto e sorrido a tutti, alcuni scendono in strada e tra loro un ragazzo mi invita a salire sul suo terrazzo, mi presenta il padre, a cui stringo la mano, mi offre il tè , bevo con lui e gli chiedo se posso ritrarlo, l’anziano mi sorride ,accanto a lui ha il rocchetto di filo del suo aquilone; la moglie mi offre dolci e io non so dove guardare, loro sono stupiti e felici nel vedervi così impacciato; mangio, scatto foto, bevo tè, poi uno di loro mi dà il filo di un aquilone che vola alto, io gli passo la mia macchina fotografica e guido l’aquilone mentre lui mi scatta una foto: non esagero se dico che è stato uno dei momenti più belli della mia vita!
Anche questa è l’India, un paese difficile, contraddittorio, pieno di problemi ma con un popolo fantastico, che ti accoglie e si concede con dignità e fierezza mostrandoti il cuore.
Fotografie Mauro Fagiani
2010 India del Nord. Rajastan, Uttar Pradesh
L’India con tutte le sue contraddizioni è un paese che riesce ogni volta a stupire. Ogni viaggio, anche se fatto in luoghi già visitati, sorprende, emoziona e coinvolge come la prima volta. Quest’anno, del tutto inaspettato, ci ha regalato il Kite Festival.
Il 14 gennaio in tutta l’India si celebra la festa nazionale degli aquiloni. Far volare gli aquiloni è tradizione antica e diffusa in tutta l’India ma il 14 ogni famiglia dal più anziano al più giovane, dall’alba al tramonto,tutti fanno volare i loro aquiloni. Ogni terrazzo è pieno di gente che festeggia, con musica, dolci ,allegria e il cielo è pieno d’aquiloni.
Il 14 gennaio ci ha trovati a Jaipur, la città rosa. Gli aquiloni erano una costante del nostro viaggio fino ad allora, li avevamo visti e li avevo fotografati a Mumbai a Johdpur e nella stessa Jaipur il giorno prima, ma il 14 mattina, usciti dall’hotel, il cielo era tempestato di aquiloni. L’autista del tuk-tuk ci dice “Today is kite festival” e io: “ kite what is ? kite !? ” Poi frena all’improvviso e ci indica un aquilone a terra, “aquilone” come se potesse capirmi. Ci spiega che è uno dei giochi più antichi in India e che ogni anno volano migliaia di aquiloni che i ragazzi giocano a catturare facendone bottino proprio come nel romanzo afgano.
Non sono aquiloni elaborati, sono semplici, proprio come me li costruiva il marito di mia sorella in Umbria quando ero piccolo. Questo ricordo mi emoziona affiorando alla memoria, alla vista degli aquiloni nel cielo di Jaipur .
Su una collina si allunga un gruppo di case e sulle terrazze c’è tanta gente.
Salgo sulla collina, dai terrazzi tutti mi salutano, mostrano fieri i loro aquiloni che volano alti ,sono emozionato, scatto foto e mi vengono le lacrime, saluto e sorrido a tutti, alcuni scendono in strada e tra loro un ragazzo mi invita a salire sul suo terrazzo, mi presenta il padre, a cui stringo la mano, mi offre il tè , bevo con lui e gli chiedo se posso ritrarlo, l’anziano mi sorride ,accanto a lui ha il rocchetto di filo del suo aquilone; la moglie mi offre dolci e io non so dove guardare, loro sono stupiti e felici nel vedervi così impacciato; mangio, scatto foto, bevo tè, poi uno di loro mi dà il filo di un aquilone che vola alto, io gli passo la mia macchina fotografica e guido l’aquilone mentre lui mi scatta una foto: non esagero se dico che è stato uno dei momenti più belli della mia vita!
Anche questa è l’India, un paese difficile, contraddittorio, pieno di problemi ma con un popolo fantastico, che ti accoglie e si concede con dignità e fierezza mostrandoti il cuore.
Gradimento: Fantastico
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