LA MATERIA DEL LAVORO


Turchia ,Pammukale 2010

Nell’ambito della mia ricerca sui Non Luoghi ho voluto dedicarne una parte all’ambiente del lavoro.
Mi capita spesso di trovarmi in paesi stranieri e condividere il quotidiano con lavoratori di svariate nazioni. Condividere anche se in maniera diversa la giornata lavorativa con persone che vivono un realtà sociale diversa dalla mia,da cui estrapolo pezzetti di vita informandomi sui diritti del lavoro lo stile di vita , i rapporti famigliari il costo della vita rapportato allo stipendio.

Pammukale è la città dove si trova la montagna di calcare Hieropolis ,abbacinante sotto i raggi del sole. Il confronto tra questo luogo immacolato nel suo splendore bianco ,la moltitudine di turisti e le strutture alberghiere pulite e confortevoli sono in fortissimo contrasto con la realtà del lavoro di questa azienda di trafilatura dell’acciaio .

In questo reportage non presento l’ uomo,ma la sua condizione sul lavoro,il luogo dove passa la maggior parte del suo tempo e della sua vita. Un luogo non luogo che appartiene alla sfera della necessità ,un luogo duro dove il lavoratore ha il compito di asservire le macchine .
L’essere umano è assente e presente nelle sue cose,la calligrafia usata per appuntare misure e date,le teiera per il te , cose che gli appartengono e alleviano la condizione di lavoro.
La materia assume un aspetto importante dato il luogo e il tipo di lavoro,la materia pesante e grigia invade l’ambiente , gli strumenti semplici lo rendono ancora più pericoloso e sembra rendere inutili abiti e scarpe da lavoro.

Marco Fortunato