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La Ceja, 2011
Autore: Simona Dalla Valle
- Pubblicato il 12/07/11 - Categoria Reportage
Negli ultimi anni la Ceja è diventata l'area più centrale e commerciale della città di El Alto e la connette alla vicina La Paz, ubicata nella valle sottostante. La sua posizione strategica ha permesso lo sviluppo di ogni tipo di attività commerciale, dalle venditrici di frutta e verdura sedute su teli di plastica ai lati della strada a edifici interamente adibiti alle attività di compravendita.
La Ceja è senza dubbio un'area problematica: quello dell'aumento massiccio del numero di venditori ambulanti, che occupano strade e marciapiedi pubblici a ogni ora del giorno e della notte senza alcuna licenza né permesso è uno dei problemi principali. Non solo questa specie di 'bancarelle' non sottostanno alle norme attuali su dimensoni, struttura e sicurezza, ma anche la qualità e l'igiene dei prodotti lasciano parecchio a desiderare. Le strade sono sporche, colme di spazzatura e pozzanghere, e nella stagione delle piogge sono simili a dei corsi d'acqua; molte aree di passaggio hanno assunto l'infelice funzione di orinatoi a cielo aperto, di conseguenza per la strada il cattivo odore è spesso insostenibile.
Un altro grande problema della Ceja è quello della sicurezza: a ogni ora può capitare di sentire qualcuno urlare o chiedere aiuto, o di vedere un ladro correre con della refurtiva sotto il braccio. Nelle ore serali e notturne le zone intorno al ponte o all'entrata dell'aeroporto si trasformano in un rifugio per alcolizzati e sniffatori di "clefa", termine utilizzato per indicare droghe particolarmente economiche assunte per inalazione, come colla o lucido da scarpe. Questi gruppi di emarginati sopravvivono in genere grazie a furti e altri tipi di crimini per i quali sono raramente puniti, a causa dell'incessante scarsità di personale o di equipaggiamento da parte delle autorità locali.
La Ceja è senza dubbio un'area problematica: quello dell'aumento massiccio del numero di venditori ambulanti, che occupano strade e marciapiedi pubblici a ogni ora del giorno e della notte senza alcuna licenza né permesso è uno dei problemi principali. Non solo questa specie di 'bancarelle' non sottostanno alle norme attuali su dimensoni, struttura e sicurezza, ma anche la qualità e l'igiene dei prodotti lasciano parecchio a desiderare. Le strade sono sporche, colme di spazzatura e pozzanghere, e nella stagione delle piogge sono simili a dei corsi d'acqua; molte aree di passaggio hanno assunto l'infelice funzione di orinatoi a cielo aperto, di conseguenza per la strada il cattivo odore è spesso insostenibile.
Un altro grande problema della Ceja è quello della sicurezza: a ogni ora può capitare di sentire qualcuno urlare o chiedere aiuto, o di vedere un ladro correre con della refurtiva sotto il braccio. Nelle ore serali e notturne le zone intorno al ponte o all'entrata dell'aeroporto si trasformano in un rifugio per alcolizzati e sniffatori di "clefa", termine utilizzato per indicare droghe particolarmente economiche assunte per inalazione, come colla o lucido da scarpe. Questi gruppi di emarginati sopravvivono in genere grazie a furti e altri tipi di crimini per i quali sono raramente puniti, a causa dell'incessante scarsità di personale o di equipaggiamento da parte delle autorità locali.
Gradimento: Fantastico
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