Roma, EUR (Esposizione Universale Roma): E42 un quartiere nato nuovo (progetto del 1939) che ha conservato, nonostante l'uso, l'impressione di essere in un 'fuori tempo cronologico' contemporaneamente nuovo, antico e futuribile. Un transito giornaliero mi ha consentito di 'vedere' questi strani oggetti diventati quasi 'invisibili'. Oggetti di arredo urbano, denominati cippi, segnano sia il confine esterno dell'area destinata all'Expo universale del 1942 (mai realizzata a causa della guerra), sia i confini delle strade che si incrociano all'interno dell'area divenuta poi quartiere urbano. Il riferimento e il richiamo alla romanità antica è evidente dalla scelta della forma, dal marmo travertino e dai caratteri capitali utilizzati per incidere i nomi delle strade nonché la sistemazione agli angoli delle vie. La destinazione dei molti edifici a sedi ministeriali e la costruzione di abitazioni civili ha nel tempo aggiunto elementi certamente utili alla fruizione del quartiere ma nel contempo ha snaturato la funzione di questi bellissimi oggetti. Ne ho individuati più di trenta, la maggior parte dislocati a punteggiare il perimetro dell’area da via delle Tre Fontane (a monte) fino ai due cippi di uscita verso il 'mare nostrum' di Ostia sulla via Cristoforo Colombo. Attraversare il quartiere dell’EUR è come attraversare un libro di storia dell’architettura del Novecento: non sempre vedi le immagini a colori, a volte, il più delle volte, le vedi in bianco e nero. Come me.