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deserti canari
Autore: claudio camisasca
- Pubblicato il 09/10/13 - Categoria Paesaggio
Due isole vulcaniche molto simili, che quasi si toccano. Ma proprio lì, dove la distanza si riduce a pochi km, il loro paesaggio sconvolge per la sua bellezza e contrapposizione.
Due piccoli deserti circondati dal mare, due ambienti completamente diversi.
Le onde dell'Oceano Atlantico che si schiantano su scogliere di lava, in quello che pare un conflitto senza fine fra acqua e fuoco. Infinite distese di rocce nere e dalle forme improbabili, che urlano nel silenzio di un paesaggio vulcanico inquietante e di rara bellezza. E' Timanfaya, Lanzarote.
Sabbia del deserto, il deserto del Sahara; sabbia trasportata dai venti e depositata a formare grandi dune che finiscono nel mare. Milioni di conchiglie e nidi di vespe ormai estinte, piccole piante che lottano contro un vento che soffia teso, un vento che muta in continuazione le linee e le forme di questo paesaggio scintillante. E' Corralejo, Fuerteventura.
Due piccoli deserti circondati dal mare, due ambienti completamente diversi.
Le onde dell'Oceano Atlantico che si schiantano su scogliere di lava, in quello che pare un conflitto senza fine fra acqua e fuoco. Infinite distese di rocce nere e dalle forme improbabili, che urlano nel silenzio di un paesaggio vulcanico inquietante e di rara bellezza. E' Timanfaya, Lanzarote.
Sabbia del deserto, il deserto del Sahara; sabbia trasportata dai venti e depositata a formare grandi dune che finiscono nel mare. Milioni di conchiglie e nidi di vespe ormai estinte, piccole piante che lottano contro un vento che soffia teso, un vento che muta in continuazione le linee e le forme di questo paesaggio scintillante. E' Corralejo, Fuerteventura.
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