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Identità Nascoste
Autore: Laura Ferrari
- Pubblicato il 13/01/15 - Categoria
Ricerca
IDENTITÀ NASCOSTE
a cura di Roberto Mutti
Inaugurazione: giovedì 15 gennaio 2015, ore 18.30
Galleria Spaziotemporaneo, via Solferino 56, Milano
Orari: da martedì a sabato 16.00 - 19.30 | fino al 14 febbraio 2015
La maschera, a prescindere dalle istanze culturali da cui ha avuto origine, partecipa di una natura identitaria ambigua, che non si risolve esclusivamente nell’antitesi tra due stati contrapposti, esteriore ed interiore, ma nel manifestarsi di uno stato conoscitivo altro, che li prevede e li elude entrambe.
Nella serie di fotografie proposte da Galleria Spaziotemporaneo il dualismo che per consuetudine divide spazialmente l’interno soggettivo dall’esterno oggettivo si fa labile e si assottiglia in un luogo indecidibile, di passaggio, in cui l’identità è allo stesso tempo un dischiudersi del sé e un rinchiudersi in un oggetto codificato. Laura Ferrari interpreta questo nodo tramite un’ambiguità visiva e percettiva, rendendo il rovesciamento dei piani non immediatamente avvertibile: le immagini mostrano infatti la parte interna della maschera, quella che con l’uso rimane inaccessibile, rinchiusa tra due fronti giustapposti e per statuto mai coincidenti.
Coniugando i motivi principali della sua produzione -la materia teatrale, il ritratto e lo still life- l’autrice mette l’accento sull’inaccessibilità alla percezione di sé e sulle incongruenze (o sorprese) che questa comporta; e il realismo del linguaggio fotografico, distaccandosi da una funzione meramente descrittiva, ne concorre a rafforzare la lettura concettuale. Il risultato è la rappresentazione di uno stato conoscitivo epifanico e sospeso.
a cura di Roberto Mutti
Inaugurazione: giovedì 15 gennaio 2015, ore 18.30
Galleria Spaziotemporaneo, via Solferino 56, Milano
Orari: da martedì a sabato 16.00 - 19.30 | fino al 14 febbraio 2015
La maschera, a prescindere dalle istanze culturali da cui ha avuto origine, partecipa di una natura identitaria ambigua, che non si risolve esclusivamente nell’antitesi tra due stati contrapposti, esteriore ed interiore, ma nel manifestarsi di uno stato conoscitivo altro, che li prevede e li elude entrambe.
Nella serie di fotografie proposte da Galleria Spaziotemporaneo il dualismo che per consuetudine divide spazialmente l’interno soggettivo dall’esterno oggettivo si fa labile e si assottiglia in un luogo indecidibile, di passaggio, in cui l’identità è allo stesso tempo un dischiudersi del sé e un rinchiudersi in un oggetto codificato. Laura Ferrari interpreta questo nodo tramite un’ambiguità visiva e percettiva, rendendo il rovesciamento dei piani non immediatamente avvertibile: le immagini mostrano infatti la parte interna della maschera, quella che con l’uso rimane inaccessibile, rinchiusa tra due fronti giustapposti e per statuto mai coincidenti.
Coniugando i motivi principali della sua produzione -la materia teatrale, il ritratto e lo still life- l’autrice mette l’accento sull’inaccessibilità alla percezione di sé e sulle incongruenze (o sorprese) che questa comporta; e il realismo del linguaggio fotografico, distaccandosi da una funzione meramente descrittiva, ne concorre a rafforzare la lettura concettuale. Il risultato è la rappresentazione di uno stato conoscitivo epifanico e sospeso.
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