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Tacco & Punta
Autore: Scarver
- Pubblicato il 24/11/17 - Categoria
Reportage
<p>La mostra, che ha avuto luogo nell’Archivio Menna/Binga, sede romana della Fondazione Filiberto Menna, pone in risalto il progetto fotografico realizzato dall’artista Grazia Menna che espone in galleria un lavoro di ricerca sul mondo del calcio femminile realizzato con il sostegno della SSD Roma Calcio Femminile durante il Campionato di Serie B 2016/2017.</p>
<h2>Comunicato stampa </h2>
<p>estratto dal testo a catalogo di Antonello Tolve, curatore della mostra : <br />
“… Grazia Menna presenta, oggi, un vibrante percorso di stampo podismantropologico, mi si lasci passare il lemma, dove i corpi diventano colpi poetici, sussurri e sussulti, atti frenati da uno sguardo che taglia le parole, che isola espressioni e gesti, che trattiene a sé gli strati emotivi della vita</p>
<p>Si tratta di circa quarantasette scatti realizzati a Roma, e più esattamente a Largo Preneste, negli ambienti della SSD Roma Calcio Femminile (durante il campionato di Serie B 2016/2017) <br />
,…… <br />
A primo acchito, guardando questo nuovo ciclo fotografico, si ha come l’impressione di essere di fronte a un mondo frammentario, vivo, pungente, profondamente vissuto ma invisibile, rigidamente fisso eppure vibrante di vita poiché racconta il gioco, un fatto sociale totale, così lo ha definito in tempi non sospetti Marcel Mauss in un saggio giovanile dedicato alle techniques du corps . <br />
Poche le immagini in cui è possibile riconoscere un volto o una parvenza di muliebrità: nella foto scelta per la locandina si scoprono le unghie curate e smaltate di una mano che regge il pallone, in un’altra di tre corpi sospesi è visibile la capigliatura lunga domata dalla semplice coda di cavallo o da stretti chignon: «il calcio femminile non è assolutamente inferiore al maschile, è inferiore solo per visibilità e per guadagni» . …” <br />
Antonello Tolve </p>
<h2>Comunicato stampa </h2>
<p>estratto dal testo a catalogo di Antonello Tolve, curatore della mostra : <br />
“… Grazia Menna presenta, oggi, un vibrante percorso di stampo podismantropologico, mi si lasci passare il lemma, dove i corpi diventano colpi poetici, sussurri e sussulti, atti frenati da uno sguardo che taglia le parole, che isola espressioni e gesti, che trattiene a sé gli strati emotivi della vita</p>
<p>Si tratta di circa quarantasette scatti realizzati a Roma, e più esattamente a Largo Preneste, negli ambienti della SSD Roma Calcio Femminile (durante il campionato di Serie B 2016/2017) <br />
,…… <br />
A primo acchito, guardando questo nuovo ciclo fotografico, si ha come l’impressione di essere di fronte a un mondo frammentario, vivo, pungente, profondamente vissuto ma invisibile, rigidamente fisso eppure vibrante di vita poiché racconta il gioco, un fatto sociale totale, così lo ha definito in tempi non sospetti Marcel Mauss in un saggio giovanile dedicato alle techniques du corps . <br />
Poche le immagini in cui è possibile riconoscere un volto o una parvenza di muliebrità: nella foto scelta per la locandina si scoprono le unghie curate e smaltate di una mano che regge il pallone, in un’altra di tre corpi sospesi è visibile la capigliatura lunga domata dalla semplice coda di cavallo o da stretti chignon: «il calcio femminile non è assolutamente inferiore al maschile, è inferiore solo per visibilità e per guadagni» . …” <br />
Antonello Tolve </p>
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