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PRIMAVERE..DI TEATRO
Autore: Gianni CALIGIURI-DE MARCO
- Pubblicato il 28/12/08 - Categoria Reportage
Seguo da sempre , come appassionato di Teatro per aver fatto parte da ragazzo, con successo e soddisfazione, di varie filodrammatiche locali, la compagnia Teatrale “Scena Verticale” di Castrovillari, sin dall’esordio del fondatore Saverio La Ruina, sino ai Festival “Primavera dei Teatri” organizzati a Castrovillari dal 2000 in poi.
Dopo aver seguito alcune delle prime edizioni in qualità di giornalista pubblicista per la redazione del giornalino del Festival, dalla edizione del 2005 ad oggi sono fotografo accreditato della manifestazione.
Anche a seguito della partecipazione al Laboratorio sulla Fotografia di Scena tenuto in quella sede nel 2005 dal maestro Tommaso Le Pera, nel corso del quale ho potuto affinare segreti e le tecniche – già comunque padroneggiate per aver documentato negli anni svariati spettacoli musicali e teatrali e manifestazioni culturali come fotoamatore dal 1986 in poi - necessarie per riprendere questo affascinante settore: nel corso del laboratorio ho effettuato le riprese degli spettacoli, usufruendo anche di attrezzature digitali fornite dall’organizzazione.; al termine è stato prodotto e presentato alla Stampa specializzata un portfolio digitale con commento personalizzato da parte di Tommaso Le Pera .
Durante le riprese degli spettacoli – che ove possibile seguo non nelle prove, ma nelle messe in scena definitive – cerco in primo luogo di rendere impercettibile la mia presenza al fine di non arrecare alcun minimo disturbo ad attori e spettatori ( utilizzi di fotocamere prive di rumore di scatto, limitazione agli spostamenti del punto di ripresa, messa a fuoco manuale per eliminare ronzii e ed altri rumori meccanici, oltre ovviamente all’assenza totale di flash od altre luci di ausilio) e nello stesso tempo di raggiungere l’arduo risultato che ritengo essenziale per la foto di teatro, consistente non nel mero “ritratto” degli attori ma nel cogliere nell’attimo fuggente dello scatto l’essenza del gesto teatrale, della singola scena, e - ancora più difficile - dell’intero spettacolo.
Propedeuticamente alla ripresa vera e propria , viene l’attento studio dei cataloghi della manifestazione e delle presentazioni dei singoli spettacoli, in modo da predeterminare al meglio i punti di ripresa, le ottiche e l’attrezzatura più idonei alla ripresa delle singole piece.
Dopo aver seguito alcune delle prime edizioni in qualità di giornalista pubblicista per la redazione del giornalino del Festival, dalla edizione del 2005 ad oggi sono fotografo accreditato della manifestazione.
Anche a seguito della partecipazione al Laboratorio sulla Fotografia di Scena tenuto in quella sede nel 2005 dal maestro Tommaso Le Pera, nel corso del quale ho potuto affinare segreti e le tecniche – già comunque padroneggiate per aver documentato negli anni svariati spettacoli musicali e teatrali e manifestazioni culturali come fotoamatore dal 1986 in poi - necessarie per riprendere questo affascinante settore: nel corso del laboratorio ho effettuato le riprese degli spettacoli, usufruendo anche di attrezzature digitali fornite dall’organizzazione.; al termine è stato prodotto e presentato alla Stampa specializzata un portfolio digitale con commento personalizzato da parte di Tommaso Le Pera .
Durante le riprese degli spettacoli – che ove possibile seguo non nelle prove, ma nelle messe in scena definitive – cerco in primo luogo di rendere impercettibile la mia presenza al fine di non arrecare alcun minimo disturbo ad attori e spettatori ( utilizzi di fotocamere prive di rumore di scatto, limitazione agli spostamenti del punto di ripresa, messa a fuoco manuale per eliminare ronzii e ed altri rumori meccanici, oltre ovviamente all’assenza totale di flash od altre luci di ausilio) e nello stesso tempo di raggiungere l’arduo risultato che ritengo essenziale per la foto di teatro, consistente non nel mero “ritratto” degli attori ma nel cogliere nell’attimo fuggente dello scatto l’essenza del gesto teatrale, della singola scena, e - ancora più difficile - dell’intero spettacolo.
Propedeuticamente alla ripresa vera e propria , viene l’attento studio dei cataloghi della manifestazione e delle presentazioni dei singoli spettacoli, in modo da predeterminare al meglio i punti di ripresa, le ottiche e l’attrezzatura più idonei alla ripresa delle singole piece.
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