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catalogo delle cose illuminate n. due
Autore: Agostinetto Maurizio
- Pubblicato il 27/09/10 - Categoria Viaggio
Catalogo delle cose illuminate numero due
APRILE 2010 - Brennero-Auschwitz
Di Maurizio Agostinetto
Ho composto un catalogo puramente personale ed arbitrario delle “cose illuminate” nel tentativo se pur parziale di “salvarle” prima che una lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le faccia scomparire per sempre.
Ho stilato un elenco di 300 immagini, (50 soggetti ognuno dei quali declinato in 6 variabili) poi sono andato a cercarle e fotografarle, per realizzare il “secondo catalogo delle cose illuminate” durante un viaggio in bicicletta di 960 chilometri dal Passo del Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che a bordo di un convoglio ferroviario il 15 febbraio del 1944 partirono da Borgo S. Dalmazzo (Cuneo) fino a raggiungere Auschwitz il 26 febbraio, al convoglio durante il percorso in val padana furono aggiunti altri vagoni con altri internati fra i quali Primo Levi.
Per questo catalogo non ho voluto fotografare i campi di Auschwitz ma ho inteso in qualche modo “restituire” e rendere “visibili” le cose che i deportati nel buio dei vagoni non hanno visto di quel pezzo di Europa che hanno attraversato come in un tunnel sotterraneo che è sbucato direttamente nel buio di Auschwitz.
Sono appassionato delle cose che si vedono.
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, “fissandole” con un'istantanea
forse le salvo.
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione.
Ho passione del mondo.
Maurizio Agostinetto
APRILE 2010 - Brennero-Auschwitz
Di Maurizio Agostinetto
Ho composto un catalogo puramente personale ed arbitrario delle “cose illuminate” nel tentativo se pur parziale di “salvarle” prima che una lieve variazione della luce, una pioggia, o il variare del mio punto di vista le faccia scomparire per sempre.
Ho stilato un elenco di 300 immagini, (50 soggetti ognuno dei quali declinato in 6 variabili) poi sono andato a cercarle e fotografarle, per realizzare il “secondo catalogo delle cose illuminate” durante un viaggio in bicicletta di 960 chilometri dal Passo del Brennero ad Auschwitz, seguendo l’itinerario di deportazione di 26 internati ebrei che a bordo di un convoglio ferroviario il 15 febbraio del 1944 partirono da Borgo S. Dalmazzo (Cuneo) fino a raggiungere Auschwitz il 26 febbraio, al convoglio durante il percorso in val padana furono aggiunti altri vagoni con altri internati fra i quali Primo Levi.
Per questo catalogo non ho voluto fotografare i campi di Auschwitz ma ho inteso in qualche modo “restituire” e rendere “visibili” le cose che i deportati nel buio dei vagoni non hanno visto di quel pezzo di Europa che hanno attraversato come in un tunnel sotterraneo che è sbucato direttamente nel buio di Auschwitz.
Sono appassionato delle cose che si vedono.
Provo compassione per le cose destinate a scomparire, “fissandole” con un'istantanea
forse le salvo.
Mi piace la parola compassione, perché porta in grembo la passione, non si può provare compassione senza passione.
Ho passione del mondo.
Maurizio Agostinetto
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