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Festival fra Medioevo e Rinascenza
Autore: Antonio Stella
- Pubblicato il 03/12/08 - Categoria Reportage
Il castello “La Grua Talamanca” di Carini, più famoso per la leggenda, narrata dai cantastorie, della “Baronessa di Carini”, che per le vicende storiche che lo videro protagonista, è stato il centro pulsante della manifestazione che ha avuto come palcoscenico tutto il centro storico dell’antico borgo medioevale.
La leggenda narra della giovane Donna Laura Lanza di Trabia che andò in sposa, per volere del padre Don Cesare Lanza, a soli 14 anni al Barone di Carini Vincenzo La Grua Talamanca.
Laura, trascurata dal marito impegnato nella gestione del feudo, si innamora di Ludovico Vernagallo, un’amico di infanzia, con il quale intrattiene una relazione.
Scoperta in flagrante adulterio dal marito e dal padre viene uccisa insieme all’amante in una stanza situata nell’ala ovest del castello, successivamente crollata, e si narra che su una parete vi fosse l’impronta della mano insanguinata della baronessa.
La leggenda vuole, inoltre, che il fantasma di Laura si aggiri ancor oggi senza pace nelle stanze dell’antico maniero.
Il castello è stato eretto dai Normanni tra la fine dell’undicesimo secolo e l’inizio del dodicesimo su una costruzione precedente di origine Araba. Nel XIII secolo, sotto il regno di Costanza d’Aragona, passa alla famiglia Abbate che realizza nuove opere di difesa e ambienti residenziali e nel secolo successivo il castello diventa proprietà della famiglia dei Chiaramonte che realizzano il perimetro murario dell’intera struttura.
A fine del XIV secolo il castello passa alla famiglia Moncada, avversa ai Chiaramonte, che dopo pochi anni perde la signoria di Carini in favore della famiglia La Grua, la quale, successivamente imparentata con la famiglia Talamanca, ne mantiene la proprietà sino al 1977, anno in cui lo cede al Comune di Carini.
Il Festival ha visto la partecipazione di Gruppi Storici provenienti da tutta Italia ed ha coinvolto gli abitanti e il gran numero di villeggianti che d’estate risiedono nel territorio di Carini.
Nelle due serate della manifestazione centinaia di personaggi in costume, sbandieratori, commedianti e danzatori hanno sfilato per le vie cittadine intrattenendo il pubblico in una grande festa collettiva ricca di spettacoli medioevali e rinascimentali, con trampolieri e fuochi, danze e musiche dell’epoca.
Nelle due giornate nel castello è stata allestita una mostra di costumi medioevali e si è svolto un torneo di scacchi che ha visto la partecipazione di molti giovani.
Il Festival fra Medioevo e Rinascenza è una manifestazione culturale unica nel suo genere per la presenza di diverse forme di spettacolo (teatro, danza, musica) ed è un’occasione per valorizzare il territorio e promuovere l’immagine della Sicilia.
La leggenda narra della giovane Donna Laura Lanza di Trabia che andò in sposa, per volere del padre Don Cesare Lanza, a soli 14 anni al Barone di Carini Vincenzo La Grua Talamanca.
Laura, trascurata dal marito impegnato nella gestione del feudo, si innamora di Ludovico Vernagallo, un’amico di infanzia, con il quale intrattiene una relazione.
Scoperta in flagrante adulterio dal marito e dal padre viene uccisa insieme all’amante in una stanza situata nell’ala ovest del castello, successivamente crollata, e si narra che su una parete vi fosse l’impronta della mano insanguinata della baronessa.
La leggenda vuole, inoltre, che il fantasma di Laura si aggiri ancor oggi senza pace nelle stanze dell’antico maniero.
Il castello è stato eretto dai Normanni tra la fine dell’undicesimo secolo e l’inizio del dodicesimo su una costruzione precedente di origine Araba. Nel XIII secolo, sotto il regno di Costanza d’Aragona, passa alla famiglia Abbate che realizza nuove opere di difesa e ambienti residenziali e nel secolo successivo il castello diventa proprietà della famiglia dei Chiaramonte che realizzano il perimetro murario dell’intera struttura.
A fine del XIV secolo il castello passa alla famiglia Moncada, avversa ai Chiaramonte, che dopo pochi anni perde la signoria di Carini in favore della famiglia La Grua, la quale, successivamente imparentata con la famiglia Talamanca, ne mantiene la proprietà sino al 1977, anno in cui lo cede al Comune di Carini.
Il Festival ha visto la partecipazione di Gruppi Storici provenienti da tutta Italia ed ha coinvolto gli abitanti e il gran numero di villeggianti che d’estate risiedono nel territorio di Carini.
Nelle due serate della manifestazione centinaia di personaggi in costume, sbandieratori, commedianti e danzatori hanno sfilato per le vie cittadine intrattenendo il pubblico in una grande festa collettiva ricca di spettacoli medioevali e rinascimentali, con trampolieri e fuochi, danze e musiche dell’epoca.
Nelle due giornate nel castello è stata allestita una mostra di costumi medioevali e si è svolto un torneo di scacchi che ha visto la partecipazione di molti giovani.
Il Festival fra Medioevo e Rinascenza è una manifestazione culturale unica nel suo genere per la presenza di diverse forme di spettacolo (teatro, danza, musica) ed è un’occasione per valorizzare il territorio e promuovere l’immagine della Sicilia.
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