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FROM INSIDE
Autore: Franco Borrelli
- Pubblicato il 23/01/12 - Categoria Fine Art
From Inside: un viaggio fra architettura, uomo , solitudini e luce.
Osservazione, espressione, adattamento: in circa due anni di lavoro ho cercato di indagare l’essere umano ed il suo rapporto con lo spazio del suo mondo. Da questo presupposto si è sviluppato un interesse allargato al rapporto fra le dimensioni fisica e psicologica dell’esistere. Lo spazio occupato dagli individui, la comunicazione che questi instaurano con gli altri esseri viventi, il rapporto regolato o entropico con l’ambiente naturale e/o artificiale alle diverse latitudini.
Le fotografie – tutte orizzontali e di grande formato, raccontano i panorami emotivi dei soggetti immersi nel loro spazio quotidiano nel luogo in cui sono state scattate (Pechino, Chicago, Katmandù, Ankara, Istanbul, Il Cairo) – sono spesso imperniate su un soggetto isolato dal contesto o in altri casi estremi, nei quali l’individuo è assente o in posizione decisamente subordinata all’insieme, come nei grandi agglomerati abitativi.
In questo nuovo lavoro emerge il taglio da reportage, nel quale vi si legge il rapporto instaurato dall’individuo con il contesto urbano, fra usi e costumi, radici storiche e globalizzazione dello spazio e la virtuosa modalità di utilizzo di software impiegati al fine della risposta cromatica e luminosa in stampa. La dinamica del rapporto tra i corpi e l’architettura coincide con quella esistente tra corpo e psiche; l’ambiente è il proseguimento dell’uomo, la carta non si compie nei confini della foto ma prosegue oltre, perché la realtà è sfaccettata e in continuo divenire.
Queste foto parlano di prossemica ed esprimono la solitudine dell’uomo, ma anche la forza prepotente che talvolta emerge dall'interiorità per illuminare il mondo.
Stampe fine art con inchiostri a pigmenti curate dall'autore.
Selezionato tra i finalisti Premio Arte Laguna 2010.
Osservazione, espressione, adattamento: in circa due anni di lavoro ho cercato di indagare l’essere umano ed il suo rapporto con lo spazio del suo mondo. Da questo presupposto si è sviluppato un interesse allargato al rapporto fra le dimensioni fisica e psicologica dell’esistere. Lo spazio occupato dagli individui, la comunicazione che questi instaurano con gli altri esseri viventi, il rapporto regolato o entropico con l’ambiente naturale e/o artificiale alle diverse latitudini.
Le fotografie – tutte orizzontali e di grande formato, raccontano i panorami emotivi dei soggetti immersi nel loro spazio quotidiano nel luogo in cui sono state scattate (Pechino, Chicago, Katmandù, Ankara, Istanbul, Il Cairo) – sono spesso imperniate su un soggetto isolato dal contesto o in altri casi estremi, nei quali l’individuo è assente o in posizione decisamente subordinata all’insieme, come nei grandi agglomerati abitativi.
In questo nuovo lavoro emerge il taglio da reportage, nel quale vi si legge il rapporto instaurato dall’individuo con il contesto urbano, fra usi e costumi, radici storiche e globalizzazione dello spazio e la virtuosa modalità di utilizzo di software impiegati al fine della risposta cromatica e luminosa in stampa. La dinamica del rapporto tra i corpi e l’architettura coincide con quella esistente tra corpo e psiche; l’ambiente è il proseguimento dell’uomo, la carta non si compie nei confini della foto ma prosegue oltre, perché la realtà è sfaccettata e in continuo divenire.
Queste foto parlano di prossemica ed esprimono la solitudine dell’uomo, ma anche la forza prepotente che talvolta emerge dall'interiorità per illuminare il mondo.
Stampe fine art con inchiostri a pigmenti curate dall'autore.
Selezionato tra i finalisti Premio Arte Laguna 2010.
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