I trabocchi sono "macchine per la pesca" caratteristiche della costa adriatica, in particolare quella abruzzese. Le tracce dei primi trabocchi risalgono al 1630, dopo che un violento terremoto nel 1627 nel tratto abruzzese fece migliaia di vittime e molti francesi e tedeschi, negli anni successivi, si trasferirono qui per vivere. Erano artigiani, fabbri, falegnami e, per vivere, iniziarono a costruire questi marchingegni fatti di funi e travi, che si possono definire anche "architetture senza architetti" in quanto la progettazione era estemporanea e non ce ne sono, ancor oggi, due uguali.
Oggi essi fanno parte della storia e del paesaggio della nostra costa, di proprietà privata, di appassionati del mare, che hanno investito lavoro e denaro per non far morire questa parte di storia dei nostri luoghi.