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vesevo
Autore: Luciano D'Inverno
- Pubblicato il 03/02/09 - Categoria
Paesaggio
Questo é un lavoro iniziato nel 1993 e pubblicato nel 2003.
Devo molto per questo lavoro, allo storico e critico della fotografia Ennery Taramelli.
In quel periodo Ennery stava per pubblicare: "Viaggio nell'Italia del neoralismo".
(Voglio ricordare un suo ultimo lavoro: "Mondi infiniti di Luigi Ghirri").
Per quando riguarda "Vesevo" era un lavoro che a lei interessava, e mi caricò cosi tanto che alla fine trovai la strada giusta per pubblicarlo.
Un giorno mi inviò una piccola presentazione al testo che raccontava così: "Vesevo, il titolo di questo volume, é il nome che Giacomo Leopardi dà al vulcano che domina Napoli, nella poesia La Ginestra.
Ispirandosi a questo fiore del deserto, Luciano D'Inverno racconta per immagini il viaggio dello sguardo in un paesaggio dove il Vesuvio é protagonista.
L'attraversamento di luoghi, spazi fisici e geografici diviene allo stesso tempo attraversamento di epoche e temporalità diverse: il deserto lunare del Vesuvio e la memoria remota di Pompei si dissolvano su persone e cose della nostra contemporaneità.
Giocato sull'onirismo sagace delle immagini, il Vesuvio, figura mitica, diviene figura poetica della tensione dialettica tra il "quì" e " l'altrove"; tra il tempo e il fuori del tempo; tra il Transitorio e l'Eterno.
Devo molto per questo lavoro, allo storico e critico della fotografia Ennery Taramelli.
In quel periodo Ennery stava per pubblicare: "Viaggio nell'Italia del neoralismo".
(Voglio ricordare un suo ultimo lavoro: "Mondi infiniti di Luigi Ghirri").
Per quando riguarda "Vesevo" era un lavoro che a lei interessava, e mi caricò cosi tanto che alla fine trovai la strada giusta per pubblicarlo.
Un giorno mi inviò una piccola presentazione al testo che raccontava così: "Vesevo, il titolo di questo volume, é il nome che Giacomo Leopardi dà al vulcano che domina Napoli, nella poesia La Ginestra.
Ispirandosi a questo fiore del deserto, Luciano D'Inverno racconta per immagini il viaggio dello sguardo in un paesaggio dove il Vesuvio é protagonista.
L'attraversamento di luoghi, spazi fisici e geografici diviene allo stesso tempo attraversamento di epoche e temporalità diverse: il deserto lunare del Vesuvio e la memoria remota di Pompei si dissolvano su persone e cose della nostra contemporaneità.
Giocato sull'onirismo sagace delle immagini, il Vesuvio, figura mitica, diviene figura poetica della tensione dialettica tra il "quì" e " l'altrove"; tra il tempo e il fuori del tempo; tra il Transitorio e l'Eterno.
Gradimento: Ottimo Lavoro
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