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Iconostasi
Autore: Matteo Mezzadri
- Pubblicato il 09/06/15
Nella serie fotografica Iconostasi lo scatto tende a nascondere il soggetto piuttosto che a svelarlo, le immagini sono ricondotte alla loro ombra. La forma dell'oggetto non è descritta mediante la ricchezza dei dettagli, ma grazie ai passaggi tonali dal bianco al nero. Della forma, come del colore, rimane solo un vago ricordo, quasi un’impressione onirica. La figura è solo evocata, ma l'oggetto risulta quanto mai riconoscibile perché ne viene rappresentata l’idea piuttosto che la materia.
Gli scatti sono ottenuti celando gli oggetti dietro un telo bianco, mentre la loro forma è appena suggerita dal sottile equilibrio di luci e ombre. Il risultato è un’immagine evanescente e sfumata che si disegna sulla trama stretta della tela (l’unica zona veramente a fuoco dello scatto) come se fosse impressa da una luce improvvisa, ma destinata a dissolversi in breve tempo.
Descrizione tecnica:
Matteo Mezzadri
Iconostasi
2014-2015
Stampa fine art giclèe Photorag 100% cotone su alluminio DiBond
37,5 x 50 cm
Cornice legno colore nero opaco al vivo
Matteo Mezzadri nasce a Parma nel 1973. Fotografo professionista dal 2003 alterna progetti artistici e di ricerca a lavori di tipo commerciale. Nel 2014 ha vinto il secondo premio al Sony World Photography Awards nella categoria professionisti. Ha esposto in Italia e all’estero presso musei e gallerie private, tra i più recenti: 2015 Museo civico di Correggio (RE); 2014 EUROPEAN MONTH OF PHOTOGRAPHY Bratislava; 2014 Warehouse C', Tessaloniki (GR); 2014 Musei Civici di Reggio Emilia; 2014 Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli; 2014 Somerset House, Londra (UK); 2014 Chiostro di Santa Cristina - Dipartimento delle Arti visive, Bologna; 2013 CAMeC (Centro Arte Moderna e Contemporanea), La Spezia; 2013 MIA Art Fair, SuperstudioPiù, Milano; PAV - Parco Arte Vivente, Torino; 2012 La Fabbrica del Vapore, Milano; 2012 Museo delle scienze, Torino; 2012 Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; 2011 Palazzo Trevisan, Padova; 2011 Accademia di Romania in Roma; 2011 PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara.
Gli scatti sono ottenuti celando gli oggetti dietro un telo bianco, mentre la loro forma è appena suggerita dal sottile equilibrio di luci e ombre. Il risultato è un’immagine evanescente e sfumata che si disegna sulla trama stretta della tela (l’unica zona veramente a fuoco dello scatto) come se fosse impressa da una luce improvvisa, ma destinata a dissolversi in breve tempo.
Descrizione tecnica:
Matteo Mezzadri
Iconostasi
2014-2015
Stampa fine art giclèe Photorag 100% cotone su alluminio DiBond
37,5 x 50 cm
Cornice legno colore nero opaco al vivo
Matteo Mezzadri nasce a Parma nel 1973. Fotografo professionista dal 2003 alterna progetti artistici e di ricerca a lavori di tipo commerciale. Nel 2014 ha vinto il secondo premio al Sony World Photography Awards nella categoria professionisti. Ha esposto in Italia e all’estero presso musei e gallerie private, tra i più recenti: 2015 Museo civico di Correggio (RE); 2014 EUROPEAN MONTH OF PHOTOGRAPHY Bratislava; 2014 Warehouse C', Tessaloniki (GR); 2014 Musei Civici di Reggio Emilia; 2014 Osservatorio Astronomico di Capodimonte, Napoli; 2014 Somerset House, Londra (UK); 2014 Chiostro di Santa Cristina - Dipartimento delle Arti visive, Bologna; 2013 CAMeC (Centro Arte Moderna e Contemporanea), La Spezia; 2013 MIA Art Fair, SuperstudioPiù, Milano; PAV - Parco Arte Vivente, Torino; 2012 La Fabbrica del Vapore, Milano; 2012 Museo delle scienze, Torino; 2012 Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato; 2011 Palazzo Trevisan, Padova; 2011 Accademia di Romania in Roma; 2011 PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Ferrara.
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