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Genius Loci
Autore: Lorenzo Mini
- Pubblicato il 28/03/10
Gli antichi parlavano di “genius loci”, lo spirito che permea ogni luogo, che lo rappresenta e che rende quel luogo unico. Osservando questi luoghi abbandonati, decadenti, latori di un passato irrecuperabile, sembra più lecito poter parlare di “utopia”, luoghi svuotati di ogni senso e perciò tecnicamente “inesistenti”, luoghi senza luogo. Che cosa fa di un posto un “luogo”? Viene naturale rispondere: l’attività dell’uomo, le relazioni che gli uomini hanno intessuto tra loro in quei luoghi. Forse è proprio questo il “genius loci” moderno: la suggestione, il ricordo, la traccia del passaggio umano con tutto il suo retaggio di relazioni, sentimenti, fatica, azioni e comportamenti. Ma allora questi luoghi esistono ancora!..... lo spirito del luogo che ci accompagna nella visita di questi ambienti, colui che ci introduce furtivamente e discretamente alla vita nascosta dietro ogni testimonianza di un passato che, come detto, ci appartiene.
Questo progetto verrà esposto dal 30 aprile al 10 maggio 2010 nella collettiva "interferenze digitali" a cura di Cinzia Fontanelli, presso la Fondazione Casa di Oriani (Ravenna)
Questo progetto verrà esposto dal 30 aprile al 10 maggio 2010 nella collettiva "interferenze digitali" a cura di Cinzia Fontanelli, presso la Fondazione Casa di Oriani (Ravenna)