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I WISH IT WAS MINE (I wish I am)
Autore: Alice Pedroletti
- Pubblicato il 28/03/10
"I wish it was mine (I wish I am)" è un progetto sviluppato durante la residenza d'arte a VSC, U.S.
Le immagini sono come la memoria che da adulti abbiamo degli stati emotivi infantili, ricche di dettagli nascosti. I soggetti hanno tutti un riferimento all'infanzia, a qualcosa del passato che un profondo bisogno ci spinge a cercare. Sono la mia idea, il mio ricordo che all’improvviso si accende quando ritrovo visivamente qualcosa intorno a me che mi spinge a ricordare.
E' un lavoro che ho iniziato a fare entrando in contatto con diverse emozioni come la solitudine culturale e "linguistica" o la condizione di "mancanza affettiva". La condizione di lontananza spazio-temporale mi ha estraniato completamente dalla mia vita permettendomi di essere libera di sentire e vedere.
L'allestimento prevede un lightbox/lampada 70x100 da accendere e spegnere come i ricordi stessi: perdersi nei dettagli cercando di recuperare la propria memoria attraverso l'interazione con le immagini. Accanto al lightbox una serie di stampe di medio formato dove le immagini sono trattate/vissute più come illustrazioni che come vere e proprie fotografie: un altro modo di vivere i ricordi e la propria memoria infatti è il disegno.
ideadicasa, ideadiamore, ideadimadre, ideadipadre, ideadifamiglia, ideadigioco sono alcuni dei ritratti dei miei ricordi.
Le immagini sono come la memoria che da adulti abbiamo degli stati emotivi infantili, ricche di dettagli nascosti. I soggetti hanno tutti un riferimento all'infanzia, a qualcosa del passato che un profondo bisogno ci spinge a cercare. Sono la mia idea, il mio ricordo che all’improvviso si accende quando ritrovo visivamente qualcosa intorno a me che mi spinge a ricordare.
E' un lavoro che ho iniziato a fare entrando in contatto con diverse emozioni come la solitudine culturale e "linguistica" o la condizione di "mancanza affettiva". La condizione di lontananza spazio-temporale mi ha estraniato completamente dalla mia vita permettendomi di essere libera di sentire e vedere.
L'allestimento prevede un lightbox/lampada 70x100 da accendere e spegnere come i ricordi stessi: perdersi nei dettagli cercando di recuperare la propria memoria attraverso l'interazione con le immagini. Accanto al lightbox una serie di stampe di medio formato dove le immagini sono trattate/vissute più come illustrazioni che come vere e proprie fotografie: un altro modo di vivere i ricordi e la propria memoria infatti è il disegno.
ideadicasa, ideadiamore, ideadimadre, ideadipadre, ideadifamiglia, ideadigioco sono alcuni dei ritratti dei miei ricordi.