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NAPOLI : vita ,morte e Miracoli......
Autore: Mario Vintari
- Pubblicato il 15/03/12 - Categoria
Mostre
Napoli: vita, morte e miracoli
Un’antica canzone napoletana (tradotta) comincia così: << Accompagno, vicolo per vicolo, solo te che sei un amico, e ti porto per i Quartieri dove il sole non si vede, ma si vede tutto il resto. Si aprono le finestre e capisci com’è bella la città di Pulcinella!>>. Ecco, proprio così è nata “Napoli: vita, morte e miracoli”. Un socio del fotoclub, nato e cresciuto a Napoli, con la voglia di far conoscere la verità sulla sua Terra e sulla sua gente, ha coinvolto un gruppo di amici che lo hanno seguito…una, due, tre…e più volte, fino a farsi travolgere da una misteriosa magia, fatta di entusiasmo, scaramanzia, gioia di vivere, cordialità, paure sovraumane e sicurezze ultraterrene. Hanno camminato vicolo dopo vicolo, strada dopo strada, con avida curiosità e la sensazione crescente di essere già entrati a far parte di uno di quei tanti volti della città più indescrivibile che esista. Indescrivibile sì, ma solo per chi non l’ha mai vissuta e per chi non è libero da pregiudizi e da luoghi comuni. Mille scatti e mille emozioni, il desiderio di condividerle con altre persone, attraverso una mostra fotografica, per tentare di raccontare almeno qualcuno di quei volti, di quelle unicità, di quelle anime di una terra e di un popolo vissute e sfiorate con mano. Un viaggio nel cuore degli antichi Decumani partenopei, che ha toccato il quartiere Sanità, con il suo cimitero delle Fontanelle, dove, per centinaia di anni, persone appartenenti ad ogni ceto sociale hanno adottato resti umani anonimi, dando loro un nome o un titolo (o’capitan’) e affidandosi ad essi per esorcizzare la miseria, le paure e la morte; il rione dei “Miracoli”, con le sue mille edicole votive, una ogni 10 metri, una più imponente dell’altra, ma tutte immerse nella normalità dei panni stesi al sole o dei “motorini” parcheggiati; il quartiere San Lorenzo, con la chiesa di Santa Maria e le sue Anime del Purgatorio ancora accarezzate e venerate con preghiere quotidiane, magari prima di andare a lavoro o a scuola…per cominciare il nuovo giorno sotto ogni buon auspicio. E se la speranza diventa realtà, ecco apparire un fiore, un bigliettino o un ex-voto sui resti della leggendaria “Lucia”, per grazia ricevuta! A pochi passi, apoteosi del Sacro che convive con il profano, via San Gregorio Armeno, dove si può comprare la statuina di un Santo per affidarsi a Dio, ma anche un corno portafortuna, perché le precauzioni non sono mai troppe! Fantasia e concretezza, ironia e rabbia, credenze ed esorcismi, fra un caffè e una giocata al lotto, senza che manchi mai il dialogo con lo sconosciuto di turno che ti sta accanto. La morte intesa non come la fine, ma come una nuova vita fra i vivi; la vita come miracolo che si rinnova; la Fortuna come dono di Dio; Maradona come un angelo sceso dal Cielo; le mille difficoltà quotidiane come un percorso voluto dal Destino, da affrontare con coraggio e orgoglio delle proprie radici, sempre con un amuleto in tasca e lo sguardo rivolto alle anime devote a San Gennaro: tutto ciò è sicuramente rimasto impresso negli occhi, ma l’ardire sta nel credere che sia stato immortalato anche dagli obiettivi.
Una mostra dedicata alla città di Pulcinella e a tutte le persone eccezionali che hanno aperto le loro case e le loro botteghe, per accogliere tutti con straordinaria umanità.
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