Massimo Motta presenta il suo progetto fotografico "On this side of time " giovedì 21 novembre / ore 18.00 in occasione di Bookcity ci sarà un incontro con l’artista. Da qualche tempo seguo il lavoro fotografico di Massimo Motta, anche attraverso uno scambio di idee di carattere poetico, tematico, compositivo. L'ho fatto con piacere perché provocato dal suo rapporto con la fotografia. Intanto, una certa curiosità motivata e consequenziale verso questa tipologia artistica, ben al di là del bello fine a se stesso e del connesso compiacimento. Da qui l'opportunità di mettere a fuoco un'espressione idiotistica autoprovocatoria: "che ci faccio col fiore?". Analogamente , un architetto potrebbe chiedersi: che ci faccio con questo spazio e con queste esigenze del mio committente? Che se poi, come in questo caso, si è animati da spirito di ricerca, questo emblematico rapporto col fiore si complica di continuo. L'ultimo approdo è un pattern teso di fotografia e pittura variamente modulato: dal corteggiamento su un terreno di sviluppo melodico alternato a un abbarbicamento di impronta empatica. Per quest'ultimo, si veda la serie "Fusion". Un laboratorio che agisce sotto l'ombrello della giovane storia della fotografia. Carmelo Strano