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News » Mostre » Scheda News

Mimmo Jodice. Arcipelago del mondo antico
Autore: GLASS studio - Pubblicato il 22/07/14 - Categoria Mostre
Gradimento: Molto Interessante
Questa pagina è stata visitata 4706 volte

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  Dal 12 Settembre 2014 al 11 Gennaio 2015 in provincia di Modena a Modena

In apertura della stagione espositiva 2014-15, Fondazione Fotografia Modena dedica una personale al grande fotografo napoletano Mimmo Jodice, Arcipelago del mondo antico, in programma dal 12 settembre 2014 all’11 gennaio 2015 al Foro Boario di Modena e a cura di Filippo Maggia.

Reduce da una serie di prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, culminati nell’invito nel 2011 a interpretare i capolavori del Louvre di Parigi attraverso il suo sapiente obiettivo, Mimmo Jodice (Napoli, 1934) torna a Modena, dove aveva già esposto più volte (da ultimo nel 2009, sempre per Fondazione Fotografia, nell’ambito della mostra collettiva Uno), con un nuovo allestimento originale, ideato appositamente per gli spazi del Foro Boario: Arcipelago del mondo antico. Il titolo evoca immediatamente i contenuti della mostra, incentrata sull'indagine sul Mediterraneo, ormai nota in tutto il mondo, alla quale l’artista ha dedicato gli ultimi trent’anni della sua lunga carriera.

Il percorso si snoda tra cinquanta opere fotografiche, in maggior parte mai esposte sinora, in cui Jodice ricompone l’immagine delle civiltà che hanno attraversato la storia antica del mare nostrum, facendo rivivere statue e templi, eroi e miti, in un tempo sospeso in cui passato e presente sembrano convivere.

Fondamentale per comprendere la poetica di Jodice è il suo rapporto con la città natale, Napoli, sempre presente nelle sue fotografie e nella quale, per scelta, continua a vivere, traendone un continuo stimolo creativo. È da Napoli che l’artista ha tratto i temi del mare e dell’antico, essendo nato nel centro storico della città, dove ci sono i ruderi e le pietre romane. Di Napoli, negli anni Settanta, Jodice è stato capace di raccontare anche i momenti più bui: il colera, il terremoto, il disagio sociale. Successivamente, ha deciso di non fotografare più persone e di passare da una fotografia che analizzava il sociale, sviscerandolo, e dalla necessaria militanza politica che accompagnava quest’indagine, ad un nuovo corso: ha cominciato a studiare gli spazi, i vuoti e i silenzi della città, volgendo poi lo sguardo al passato, all’antichità e offrendone una sua interpretazione.

Un'altra caratteristica di Jodice è l’incessante sperimentazione di tecniche e materiali. Come rileva Filippo Maggia nel catalogo che accompagna l’allestimento, pur avendo iniziato a fotografare cinquant’anni fa, Mimmo Jodice continua a “inventare, a studiare nuove tecniche sempre più raffinate di ripresa e soprattutto di stampa che implicano lunghe e faticose prove in camera oscura”. 

“La nuova selezione da Mediterraneo operata per la mostra di Modena fa pensare che questa sia una raccolta di immagini che non avrà mai fine, in continuo ampliamento e sviluppo – aggiunge Filippo Maggia – La ricerca del fotografo diviene sempre meno celebrativa e più selettiva nella definizione dei soggetti, siano essi frammenti, statue, architetture o paesaggi. Questo lungo lavoro, portato avanti ininterrottamente dall’artista da più di 30 anni, ricalca un modus operandi che assomma tutte le esperienze precedenti e sottolinea, come un valore aggiunto, il lavoro contemporaneo, anticipandone gli esiti formali e i contenuti”.

Di fronte alle fotografie di Mimmo Jodice, alla contemplazione segue una sensazione di stupore per tanta bellezza abbandonata a se stessa, destino ineluttabile dell’uomo e dei suoi manufatti. Tuttavia, non è con atteggiamento nostalgico che questo autore si accosta al passato, ma con un’esortazione a non dimenticare e a ristabilire un contatto con il mondo antico. Fotografare l’antichità per Jodice è una sorta di antidoto al degrado in cui versa la società attuale, destinato a peggiorare quanto più essa trascura le sue origini e dimentica la sua storia.

La personale di Mimmo Jodice Arcipelago del mondo antico è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnato in favore dell’arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. È accompagnata da un catalogo, edito da Skira, e fa parte del programma del festivalfilosofia 2014, che si svolgerà dal 12 al 14 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema della Gloria. 
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