Franco Moschino, figura cardine della moda italiana, viene celebrato a 30 anni dalla sua scomparsa con una mostra che ripercorre la sua carriera straordinaria e il suo impatto sulla cultura pop. L’evento, intitolato “Franco Moschino. Il genio visionario”, esplora il mondo eclettico di uno stilista che ha sfidato le convenzioni del sistema moda con ironia e creatività.
La mostra è stata ideata da Pierpaolo Pitacco e Giuseppe Mastromatteo con l’Art Directors Club Italiano e con il patrocinio del Comune di Milano. Quale miglior modo per celebrare il genio ribelle della moda italiana?
Il percorso espositivo illustra le tappe fondamentali della sua carriera, dagli esordi come illustratore alla fondazione della maison Moschino nel 1983. Attraverso una selezione di abiti iconici, schizzi originali, fotografie e installazioni interattive, il pubblico viene immerso nella visione unica di Moschino. Le sue creazioni, note per l’uso provocatorio di simboli, slogan e materiali non convenzionali, incarnano un dialogo costante tra moda, arte e critica sociale.
Moschino non era solo un designer, ma un comunicatore: i suoi abiti parlavano con messaggi audaci e giocosi, che denunciavano il consumismo e le regole rigide del fashion system. L’approccio dissacrante, accompagnato da un’innata eleganza, ha reso il suo stile immediatamente riconoscibile. Creazioni come i tailleur con dettagli surreali o gli abiti a tema alimentare testimoniano la sua capacità di trasformare il banale in straordinario.
L’esposizione sottolinea anche l’eredità di Moschino, prematuramente scomparso nel 1994, e il suo contributo all’evoluzione del prêt-à-porter italiano. Il suo spirito ribelle continua a ispirare il marchio e i designer di oggi, dimostrando come il genio creativo possa trascendere le mode passeggere per lasciare un segno duraturo.
Il viaggio nel suo audace mondo creativo viene svolto attraverso le fotografie di Stefano Pandini, molte delle quali scattate nei mitici studi fotografici di Superstudio, e installazioni e progetti realizzati dagli studenti di Marangoni per onorare la sua eredità culturale e artistica.
Gigantografie e stampe fine art raccontano la storia di un creativo che seppe innestare costume, arte e comunicazione, creando e distruggendo, inserendosi nel sistema moda e al tempo stesso contestandolo, in un processo creativo solo in apparenza contraddittorio.
MyOwnGallery, Superstudio Più, Via Tortona 27, Milano 22 November – 19 December 2024